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Attacco kamikaze in Pakistan: morti e feriti

Attacco kamikaze

Attentato terroristico nella provincia del Baluchistan, in Pakistan. Un kamikaze avrebbe colpito il mezzo degli agenti di scorta dei vaccinatori.

Terribile attacco terroristico in Pakistan, nella provincia del Baluchistan. Un kamikaze avrebbe colpito il mezzo degli agenti di scorta dei vaccinatori contro la poliomielite. Il bilancio è di almeno 3 morti e 28 feriti

Attacco kamikaze in Pakistan: morti e feriti

Terribile attacco terroristico in Pakistan. Almeno tre persone sono morte, una donna, un agente e un bambino, e altre 28 sono rimaste ferite, tra cui una quindicina di agenti, dopo un’esplosione avvenuta nell’area di Baleli a Quetta, nella provincia del Baluchistan. Secondo quanto riportato, i poliziotti stavano scortando alcuni vaccinatori contro la poliomielite, quando il mezzo è stato colpito da un attentato kamikaze, che in seguito è stato rivendicato dai talebani. La responsabilità dell’attacco sarebbe del gruppo Tehrik-e-Taliban Pakistan, organizzazione terroristica talebana che opera sul territorio pakistano, che ha rivendicato l’attacco con un messaggio inviato alle agenzie di stampa dal portavoce Muhammad Khorasani. Il kamikaze avrebbe colpito il veicolo delle forze di sicurezza locali. Nel Paese è in corso una campagna di vaccinazione antipolio, criticata dai talebani. 

Il problema della poliomielite in Pakistan

La poliomielite è una malattia infettiva virale causata da tre diversi tipi di poliovirus, appartenenti al genere degli enterovirus, che invadono il sistema nervoso centrale e distruggono le cellule neurali colpite, causando una paralisi che nei casi più gravi può diventare totale. Solitamente sono colpiti i muscoli delle gambe, che perdono tono. L’infezione può estendersi a tutti gli arti e, nella forma più grave, il virus paralizza i muscoli innervati dai nervi craniali, riducendo la capacità respiratoria, di ingestione e di parola. Si tratta di una malattia che si trasmette con il contatto con feci e urine o l’ingestione di cibi e bevande contaminate. È più diffusa nei Paesi con condizioni igienico-sanitarie precarie. In Pakistan i casi sono aumentati, colpendo oltre 20 bambini nella stessa area. Lo scorso giugno il ministro della salute federale Abdul Qadir Patel aveva spiegato che era in atto una campagna di vaccinazione di massa dei bambini per fermare il virus.