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Autobus precipita per 300 metri in una scarpata: 30 morti

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L'autista perde il controllo e l'autobus precipita per 300 metri: 30 sono i morti e molti altri i feriti gravi. Lutto per l'India.

Giornata di lutto per l’India, che oggi perde 30 dei suoi cittadini. L’autobus diretto a Reckong Peo è precipitato da una scarpata di 300 metri, intorno alle ore 9 locali. L’autista, per ragioni ancora sconosciute, ha perso il controllo della guida mentre attraversava il distretto di Shimla.

Il tragico incidente

L’autobus era partito da Solan, con una quarantina di passeggeri a bordo, decisi a raggiungere il distretto del Kinaur. A inizio mattinata, mentre viaggiavano nello Stato settentrionale di Himacha Pradesh, l’autista ha perso improvvisamente il controllo e ha così causato la morte di 30 persone. Quando i soccorsi sono arrivati, per molti era già troppo tardi, mentre i feriti sono stati portati d’urgenza in ospedale. Tuttavia, date lo loro condizioni, non è ancora possibile fare un bilancio dei morti, in quanto molti dei passeggeri sopravvissuti sono feriti gravemente.

Le ragioni che hanno portato a questo tragico incidente sono ancora del tutto sconosciute, dato che nessuno dei viaggiatori rimasto in vita è nelle condizioni di dare testimonianza di ciò che è successo, rivelando così per quali motivi l’autista non sia riuscito a controllare l’autobus. L’accaduto è stato reso noto dall’Ani, agenzia di stampa indiana, ma non si sa ancora chi siano le vittime.

L’incidente è stato un vero e proprio dramma, ma certo non è così inusuale per l’India, in cui, già nel maggio dell’anno corrente, un altro autobus pieno di pellegrini è precipitato da un’altezza di 300 metri, nell’Himalaya.

Le autorità non si sono ancora espresse a riguardo, ma sicuramente è un evento tragico per tutta l’India, che non è la prima volta che vede i suoi abitanti essere vittime di questi casuali ma infausti eventi. Si attendono comunque ulteriori aggiornamenti. Nel mentre, si spera che i sopravvissuti siano in grado di lottare contro le ferite dovute all’incidente e che possano presto tornare dalle loro famiglie, in piena salute.