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Avvocato Pitorri su Protezione Internazionale in Italia

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Con le leggi e le politiche di integrazione, l'avvocato Pitorri garantisce la protezione internazionale nei confini italiani.

In Italia la protezione internazionale riveste un ruolo cruciale nel contesto migratorio, fornendo rifugio e sicurezza a coloro che fuggono da persecuzioni o gravi dani nel loro paese d’origine. Con l’Avvocato Pitorri del Foro di Roma abbiamo esplorato le recenti evoluzioni legislative e le tendenze in atto, focalizzandoci sulle leggi e le discipline in materia di protezione internazionale.

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Il Decreto Cutro 2

Il decreto-legge “Cutro 2”, entrato in vigore il 5 ottobre 2023, rappresenta un momento significativo per l’immigrazione e la protezione internazionale in Italia. “Questa misura legislativa introduce regole più stringenti e criteri più rigorosi per l’immigrazione e la protezione internazionale”, commenta l’Avv. Pitorri. Tra le novità, si segnalano la verifica dell’età dei minori non accompagnati, l’estensione dell’accesso al sistema di accoglienza per tutte le donne, e nuove modalità di gestione dell’espulsione, rendendo più stringenti le condizioni di accoglimento delle domande di protezione internazionale.

Cosa Significa Protezione Internazionale?

La protezione internazionale in Italia è un diritto riconosciuto ai rifugiati e ai titolari di protezione sussidiaria. I rifugiati sono individui che fuggono da persecuzioni basate su razza, religione, nazionalità, opinione politica o appartenenza a un gruppo sociale specifico. I titolari di protezione sussidiaria sono coloro che, pur non essendo rifugiati, rischiano di subire gravi danni nel loro paese d’origine, come torture o la minaccia di morte.

La richiesta di protezione internazionale – afferma l’Avvocato – deve essere presentata il prima possibile all’arrivo in Italia”. Il processo inizia con l’identificazione da parte della Polizia e la registrazione di dati anagrafici e biometrici. La formalizzazione della domanda avviene attraverso la compilazione del modulo C3, dove si raccontano brevemente i motivi della fuga dal paese d’origine. “È essenziale la collaborazione con le autorità e la comunicazione costante di eventuali cambiamenti di residenza o domicilio”, continua Pitorri.

Tendenze Attuali e Nazionalità dei Richiedenti

Le Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale sono responsabili dell’istruttoria delle domande. Negli ultimi anni, il numero di richieste e decisioni ha mostrato variazioni significative. “Mentre i dinieghi rappresentano ancora la maggioranza delle decisionisottolinea l’Avvocato Pitorrile concessioni di status di rifugiato e protezione sussidiaria variano a seconda della nazionalità e delle circostanze individuali dei richiedenti.” Un altro aspetto fondamentale è “la presentazione al colloquio presso la Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, nonché il rispetto delle leggi italiane durante tutto il processo.

Le richieste di asilo provengono principalmente da Bangladesh, Pakistan, Egitto, Tunisia, Nigeria ed Afghanistan. Le decisioni relative alla protezione internazionale variano in base alla nazionalità, con alcune come l’Afghanistan che registrano un’alta percentuale di accoglimento.

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Secondo i dati più recenti, vi è stata una tendenza all’aumento delle richieste di asilo negli ultimi anni, soprattutto a seguito della pandemia di Covid-19. Ad esempio, nel biennio 2021-2022, si è registrato un totale di 139.975 casi, con una forte prevalenza di maggiorenni maschi. Questi dati riflettono non solo le dinamiche migratorie globali ma anche le specifiche necessità di questi individui, che spesso fuggono da situazioni di conflitto o gravi persecuzioni.

Importanza dell’Integrazione

L’integrazione dei richiedenti asilo non si limita al riconoscimento del loro status. Includere attivamente queste persone nella società italiana, attraverso opportunità di lavoro, istruzione e accesso ai servizi sanitari e sociali, è fondamentale per il loro benessere e per contribuire positivamente alla società italiana. Questo approccio non solo aiuta i richiedenti asilo a ricostruire le loro vite ma arricchisce anche il tessuto culturale e sociale dell’Italia.

Mentre le normative relative alla protezione internazionale continuano ad evolversi, è importante che il sistema di accoglienza italiano rimanga concentrato sulle esigenze umane di chi cerca rifugio, promuovendo l’integrazione e il supporto come chiavi per un futuro sicuro e prospero”, conclude l’Avvocato Pitorri.

La protezione internazionale in Italia al momento si trova in un periodo di significativa trasformazione, con nuove leggi che cercano di bilanciare la sicurezza nazionale con l’accoglienza dei richiedenti asilo. Per i professionisti che operano in questo campo, è cruciale rimanere aggiornati sulle ultime normative e tendenze per fornire supporto efficace e adeguato a chi cerca rifugio in Italia.

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Avvocato Iacopo Maria Pitorri del Foro di Roma

L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri si distingue nel panorama legale italiano come una figura di spicco nel diritto dell’immigrazione, offrendo assistenza legale di alto livello ai cittadini extracomunitari in Italia. Il suo studio legale, situato nel vibrante centro di Roma, vicino alla Stazione Termini, si erge come un punto di riferimento per coloro che cercano orientamento e sostegno legale in una nazione non loro. Specializzato in una vasta gamma di discipline legali, lo Studio Legale Pitorri eccelle non solo nel diritto dell’immigrazione, ma fornisce anche consulenze esperte in settori quali il diritto del lavoro, penale, civile, previdenziale e amministrativo, nonché in materia di diritto tributario, responsabilità civile, e questioni legate al diritto di famiglia e minorile. Registrato come avvocato cassazionista, l’Avvocato Pitorri è elencato tra i difensori d’ufficio e gli avvocati autorizzati al patrocinio a spese dello Stato presso l’Ordine degli Avvocati di Roma e figura anche nell’elenco dei custodi giudiziari del Tribunale di Roma.