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Bancomat e l'aumento dei costi sui prelievi: chi sarà più penalizzato

Bancomat

Bancomat vuole un aumento dei costi relativi ai prelievi presso gli ATM di banche diverse da quella che ha emesso la carta

Bancomat S.p.A. è di nuovo propensa ad aggiornare le modalità di remunerazione delle operazioni di prelievo del contante in circolarità. Di conseguenza, la Società summenzionata ha presentato all’Antitrust una nuova proposta con un considerevole ritocco.

Bancomat e l’aumento dei costi sui prelievi: la nuova proposta

La scorsa estate Bancomat S.p.A. ha proposto un tetto massimo alla commissione applicata sui prelievi pari a Euro 1,50.

Inoltre, la Società summenzionata ha prospettato che tale tetto massimo sia sottoposto ogni anno ad un accertamento, attraverso una analisi che Bancomat S.p.A. presenterà all’Antitrust. Di conseguenza, la commissione applicata sui prelievi – come indica “Il Sole 24 Ore” – sarà destinata anche a cambiare.

Bancomat e l’aumento dei costi sui prelievi: cosa accadrà

Se l’Antitrust dovesse approvare la richiesta effettuata da Bancomat S.p.A., il costo delle operazioni di prelievo presso gli ATM di filiali concorrenti – come indica “Il Sole 24 Ore” – sarà stabilito dalla singola banca proprietaria dello sportello. Di conseguenza, si verificherà un incremento dei costi per chi queste operazioni oggi non la paga.

Bancomat e l’aumento dei costi sui prelievi: quando accadrà

L’Antitrust starebbe per concludere la seconda tornata di consultazioni. Tuttavia, l’esito dell’istruttoria dell’Antitrust – sulla proposta di Bancomat S.p.A. – avrà luogo entro il prossimo mese di Aprile.

Qualora l’Antitrust desse il suo assenso al tetto massimo alla commissione applicata sui prelievi pari a Euro 1,50, il rincaro non sarebbe immediato. Infatti, questo aumento entrerebbe in vigore – causa tempi burocratici – dopo 12/18 mesi.