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Bancomat: meno Atm e nuove commissioni per i prelievi di contante

Cambiano i prelievi Bancomat, tutte le novità

Novità sul fronte dell’economia italiana: meno sportelli Atm e commissioni più alte per chi utilizza gli sportelli Bancomat per effettuare prelievi.

Aria di cambiamento nel settore economico italiano: sono in arrivo nuovi limiti e costi di commisione più elevati per i prelievi dagli sportelli Bancomat ATM.

Bancomat, cambiano i prelievi di contante 

Secondo i dati del report sul Sistema dei pagamenti raccolti da Bankitalia ad ottobre 2020, il numero degli sporteli automatici in Italia è in costante calo: alla fine del 2019 infatti, nel nostro Paese esistevano 24.311 filiali, contro le 33.663 di nove anni prima. Dalle statistiche effettuate dalla Banca d’Italia il 31 marzo 2020 inoltre, è emerso che a soffrire maggiormente della carenza di sportelli bancari sono soprattutto le regioni del Sud e delle Isole, dove si concentra appena il 22% del totale nazionale, contro il 57% delle regioni del Nord.  L’attuale idea dunque è quella di limitare i prelievi di contanti dagli sportelli Bancomat al fine di favorire l’uso del pagamento elettronico e scoraggiare i pagamenti di soldi in contanti

Prelievi: riduzione dei Bancomat ATM e aumento dei costi

Oltre alla riduzione degli sportelli, molti istituti bancari si trovano a gestire nuovi costi imposti dalla Bce, la Banca centrale europea, legati alla gestione della liquidità dei clienti. Questa tassazione negativa ha già spinto Fineco, Unicredit e Bper a prendere provvedimenti in questa direzione e ad essi recentemente si è aggiunto anche il gruppo Ing, che da luglio eliminerà del tutto il denaro contante chiudendo tutti i suoi ATM e le casse automatiche, diventando completamente cashless.  

Quando aumenterà la commissione dei prelievi Bancomat?

Le limitazioni sui prelievi ATM e il pagamento di nuove commissioni sul ritiro del contante dagli sportelli Bancomat potrebbe già essere in vigore da luglio 2021.
Dal canto suo Bancomat spa, la società che gestisce da quasi 40 anni i circuiti di pagamento e prelievo su tutto il territorio nazionale, in accordo con 125 istituti di credito, ha già studiato un progetto di revisione dei costi che è al vaglio di un’istruttoria dell’Antitrust.

Tra le principali novità comunicate – attraverso una nota – dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ci sarebbe “l’abolizione della commissione interbancaria e il pagamento della commissione applicata al prelievo da parte del consumatore direttamente all’istituto di credito dove è collocato l’Atm”.
Nel caso in cui questo modello dovesse essere approvato quindi, già dal mese di luglio la persona che ritira contante presso lo sportello di una banca di cui non è correntista, potrebbe ritrovarsi a pagare una commissione di diverso importo a seconda dell’istituto di credito del ritiro.  

Intanto si attende l’esito dell’istruttoria dell’Antitrust, il cui arrivo è previsto entro la fine dell’anno, anche se secondo alcuni rumors, la decisione della revisione del modello avrebbe suscitato parecchie polemiche all’interno della stessa società che lo ha presentato. Se il cambiamento dovesse essere approvato infatti, le piccole banche, che contano pochi sportelli nel territorio nazionale, e quelle che hanno rivolto lo sguardo al digitale potrebbero essere quelle più danneggiate, perchè i loro clienti utilizzeranno maggiormente gli ATM delle banche più imponenti per effettuare i prelievi.