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Belsito: Bossi sapeva !

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Milano - Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega, alla presenza dei pm di Milano Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano, ha raccontato la sua versione dei fatti sulla gestione dei soldi del Carroccio. Fa capire che senza l'ok di Umberto Bossi non si muoveva foglia. Secondo quant...

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Milano – Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega, alla presenza dei pm di Milano Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano, ha raccontato la sua versione dei fatti sulla gestione dei soldi del Carroccio. Fa capire che senza l’ok di Umberto Bossi non si muoveva foglia. Secondo quanto rivelato Belsito, Bossi sapeva tutto degli investimenti all’estero e, in generale della gestione “opaca” – come l’hanno definita i pm – dei fondi elettorali. Parole quelle di Belsito, indagato per truffa , appropriazione indebita e riciclaggio, cui vanno ancora trovati riscontri. Bossi respinge le accuse e continua a parlare di complotto, un prezzo da pagare per l’opposizione leghista al governo Monti. Tesi difensiva, lo ribadiamo ancora una volta, molto fragile. Belsito è isolato, il suo partito non solo lo ha abbandonato, com’era facile immaginare, ma gli ha dichiarato guerra. I vertici di via Bellerio hanno fatto fronte comune ed è già partita la denuncia per l’azione di dossieraggio contro Maroni. L’idea è quella di far pagare Belsito (insieme, forse, a un altro paio di personaggi, non di più) per tutti e congedare con gli onori Umberto Bossi cercando di tenere al riparo, quanto possibile, il figlio Renzo. Oltretutto il momento è delicato, con le elezioni amministrative alle porte. Molto meglio coprire tutto con le solite urla “Roma ladrona”, “indipendenza del nord” e così via. Basteranno slogan vecchi di oltre vent’anni per far dimenticare tutto alla base? Il ventennio leghista sembra aver tradito le premesse degli albori diventando il più “romano” dei partiti partecipando alla spartizione delle poltrone e chi sa cos’altro.

Vincenzo Borrielo