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Masa, la bimba sopravvissuta all'attacco chimico a Douma

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Masa, bimba siriana sopravvissuta all'attacco a Douma, dà la propria testimonianza in un video trasmesso dalla BBC.

Masa, bambina siriana di 7 anni, racconta i momenti drammatici del presunto attacco chimico avvenuto a Douma, la paura durante i bombardamenti e il pronto intervento dei medici. Il video della testimonianza è stato trasmesso dalla BBC.

Douma, il racconto della strage

Una testimonianza tragica, uno schiaffo agli spettatori occidentali che, ogni giorno, guardano con le lacrime agli occhi le foto e i video dei bimbi siriani circondati dalla guerra.

Masa è una bambina di 7 anni e vive in Siria, a Douma, la città colpita dal presunto attacco con armi chimiche che nella notte del 7 aprile 2018 ha trattenuto il mondo davanti alla televisione. In un filmato trasmesso dalla BBC, Masa racconta il terrore durante il bombardamento e l’intervento dei dottori per salvarle la vita.

“Eravamo a Douma, in un seminterrato che era sotto i bombardamenti. All’improvviso hanno sganciato una bomba che però non è esplosa, ha fatto solo ‘feeshhh'” ha raccontato la piccola. Stando alle sue parole, qualcuno avrebbe detto alla sua famiglia e agli altri rifugiati di salire all’ultimo piano dell’edificio in cui si trovavano. Masa sarebbe caduta e suo zio l’avrebbe aiutata a rialzarsi, per poi condurla insieme alla sorella gemella al presidio medico. Le grida di dolore costituivano l’agghiacciante colonna sonora della terrificante scena da film. I dottori avrebbero poi versato acqua sui corpicini delle bambine per lavare via ogni possibile traccia di sostanze chimiche. “Hanno spruzzato qualcosa su di noi e ci hanno fatto delle iniezioni” ha detto Masa. La bambina e la sorella sarebbero poi state riportate nel seminterrato dal quale erano fuggite, mentre medici e soldati portavano via i cadaveri dei non sopravvissuti. Nella stanza solo odore di sangue.

La piccola Masa ha offerto all’occidente l’ennesimo racconto straziante dei sopravvissuti alla spietata guerra che sta devastando la Siria. E mentre gli europei piangono per le vittime e Trump risponde alla Russia e ad Assad con raid aerei, l’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) spiega che sarebbero state 500 le persone colpite dall’attacco chimico a Douma. Nonostante ciò, il regime di Assad e la Russia, suo alleato, continuano a negare l’attacco, affermando che si tratta di un complotto ordito dalle potenze occidentali per legittimare un loro intervento in Siria.

Domenica 15 aprile 2018 è iniziata l’indagine dei membri dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) sul presunto attacco alla città siriana, tra le ultime roccaforti in mano ai ribelli nel Ghouta orientale. L’Opac ha avanzato l’ipotesi che siano stati utilizzati gas clorino e gas sarin.