> > Birmania, graziata la leader dell'opposizione San Suu Kyi

Birmania, graziata la leader dell'opposizione San Suu Kyi

La leader dell'opposizione birmana San Suu Kyi

Si tratta in realtà di una grazia parziale per San Suu Kyi: il provvedimento riguarda solo 5 delle 19 condanne a suo carico.

La leader dell’opposizione in Birmania Aung San Suu Kyi è stata graziata, anche se subito dopo i media statali hanno precisato che si tratti di una grazia parziale, in quanto riguarda esclusivamente cinque delle diciannove condanne a carico della donna; di conseguenza ancora non è chiaro se San Suu Kyi sarà rilasciata.

Su di lei pende una condanna a 33 anni

Come informa SkyTg24 la leader, che era stata imprigionata dopo essere stata deposta da un colpo di Stato militare nel 2021, è stata rilasciata grazie a una grazia parziale. Era stata condannata a 33 anni di carcere per diverse accuse, tra cui corruzione, possesso di walkie-talkie illegali e violazione delle restrizioni anti Covid. L’amnistia è stata concessa nel contesto della quaresima buddista e ha coinvolto oltre 7.000 prigionieri rilasciati dalla giunta militare. I media statali birmani hanno riferito che il presidente del Consiglio di Amministrazione dello Stato ha concesso il perdono a Daw Aung San Suu Kyi, affermando che era stata condannata dai tribunali competenti.

Chi è Aung San Suu Kyi

Aung San Suu Kyi è una politica birmana nota per la sua lunga lotta a favore dei diritti umani contro la dittatura militare nel suo paese. Da Wikipedia si legge come abbia guidato il movimento di opposizione ed è stata riconosciuta per il suo coraggio civico con premi come il Rafto e il Sakharov (quest’ultimo sospeso nel 2020). Nel 1991, le è stato assegnato il Premio Nobel per la pace. L’ex primo ministro britannico Gordon Brown l’ha descritta come un modello di coraggio civico per la libertà nel suo libro “Eight Portraits” nel 2007.