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Bolletta della luce meno costosa: tolti gli oneri per il nucleare

Luce

L'ultima bozza della manovra prevede di togliere gli oneri di sistema che non hanno nulla a che fare con i consumi di famiglie e aziende.

La bolletta della luce sarà più leggera. Secondo l’ultima bozza della manovra, ci sarà una modifica degli oneri di sistema che pesano sul costo dell’energia, ma che non hanno a che fare con i consumi della luce di imprese e cittadini.

Via quindi alla “fiscalizzazione” di almeno una parte degli oneri in modo da rispettare gli obiettivi del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza, escludendo quelli legati al decomissioning del nucleare, che quindi non dovranno più essere necessariamente riscossi dai fornitori di energia.

Bolletta della luce, la proposta dell’Arera: evidenziare gli oneri impropri

L’Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha proposto di evidenziare quali altri oneri impropri sono attualmente nella bolletta, in modo da prendere simili provvedimenti.

“In prima attuazione, in coerenza con la milestone 7 della missione 1, componente 2, gli oneri nucleari coperti tramite il conto per il finanziamento delle attività nucleari” previsti dalla delibera Arera “e il conto per il finanziamento delle misure di compensazione territoriale non sono più soggetti all’obbligo, da parte dei fornitori, di riscossione”, recita il testo della manovra. Al momento, gli oneri di sistema sono azzerati fino al primo trimestre del 2023.

Codacons: “Voci che non hanno a che fare con i consumi energetici pari a più del 10% delle bollette elettriche”

Da anni chiediamo di eliminare dalle bollette degli italiani quelle voci, inserite tra gli oneri di sistema, che nulla hanno a che vedere con i consumi energetici delle famiglie. All’interno degli oneri di sistema in bolletta troviamo infatti balzelli che servono a coprire lo sviluppo tecnologico e industriale, la messa in sicurezza del nucleare, compensazioni territoriali, sostegno alla ricerca di sistema e, addirittura, regimi tariffari speciali per il servizio ferroviario universale e merci. Voci che, sommate, incidono per oltre il 10% sulle bollette elettriche degli italiani“, ha dichiarato Carlo Rienzi, presidente di Codacons.

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