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Bonus casa 2021, tutti i buoni motivi per anticipare la ristrutturazione entro la fine dell'anno

Bonus casa, i lavori di ristrutturazione da fare entro il 2021: 5 motivi per anticipare

Se la legge di Bilancio confermerà le intenzioni, saranno molti i cambiamenti per il Bonus casa.

Laddove la legge di Bilancio confermerà le intenzioni che trapelano, per i bonus per la casa sono previsti numerosi cambiamenti. Motivo per il quale, visto che la scadenza del bonus di quest’anno si avvicina sempre di più, ossia il 31 dicembre, è necessario che coloro i quali non vogliono perdersi le migliori condizioni in vigore non perdano altro tempo.

Bonus casa 2021: i motivi per anticipare la ristrutturazione 

Infatti, qualora le le agevolazioni ordinarie saranno prorogate per tre anni, il Superbonus resterà in vigore fino al 2025 per i condomini. Previsto, tuttavia, anche uno scarto delle detrazioni, mentre non è ancora chiaro ciò che accadrà alle case unifamiliari e ai lavori trainati. Vediamo, quindi, tutto ciò che bisogna sapere per chi vuole anticipare i bonus entro la fine dell’anno.

In primis, bisogna tenere a mente che fino al 31 dicembre le spese sostenute quest’anno possono concorrere alle detrazioni stando alle regole vigenti nel 2021. Ciò vale anche per le spese anticipate quest’anno rispetto il Sal in caso di bonus ordinari. Invece, per il Superbonus il Sal deve essere eseguito almeno al 30%.

Bonus casa 2021, Superbonus, cessione del credito o sconto in fattura

Allora, per coloro che non hanno concluso i lavori, per chi vuole fare domanda per la cessione del credito d’imposta o per lo sconto in fattura, può farlo sia per i bonus ordinari che per il Superbonus. Ma, nel caso del 110%, i Sal non possono essere più di due e devono coprire almeno il 30% ciascuno dei lavori totali, a loro volta necessariamente coperti dagli acconti versati.

Poi nel caso nella stessa abitazione si richieda il Super ecobonus ed anche il Super sismabosnus, il calcolo dei Sal deve essere separato. Tuttavia, se entro il 31 dicembre non si finiscono di pagare gli acconti per il 30% o per il 60%, non si potrà chiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura, bensì solo la detrazione sulla capienza Irpef in sede della dichiarazione dei redditi che si presenterà nel 2022.

Bonus casa 2021: visto di conformità per i bonus diversi dal Superbonus

Per quanto riguarda le novità introdotte dal Dl Antifrodi, è presente la richiesta del visto di conformità anche in caso si prenda in considerazione l’uso del bonus nella dichiarazione dei redditi, andando a farsi rimborsare l’Irpef versata. Se si desidera evitare questa certificazione, è possibile presentare la dichiarazione precompilata alle Entrate o al sostituto d’imposta che fa assistenza fiscale. É bene ricordare che il visto riguarda le spese successive all’11 novembre.
Inoltre, il nuovo obbligo di asseverazione e visto previsto dal Dl Antifrodi abbraccia tutti i bonus ordinari, ossia:

  • Ecobonus 50-65%,
  • sismabonus,
  • bonus ristrutturazione al 50% 

Il ddl Bilancio 2022, che è attualmente oggetto di riflessione, prevede che nel 2022 per il Bonus mobili cali da 16 mila a 5 mila euro del limite di spesa. Mentre resta invariato il vincolo che prevede per l’agevolazione che le spese siano agganciate a una ristrutturazione iniziata dal 1° gennaio 202o in poi.

Per quanto concerne il Bonus facciate sono richiesti l’asseverazione di congruità delle spese e il visto di conformità per le opzioni di cessione o sconto in fattura comunicate dal 12 novembre. Se si desidera evitare tale certificazione, basterà che le fatture ricevute prima del 12 dicembre siano state pagate.

La manovra vuole anche prorogare il Bonus giardini al 36%. Dunque, il prossimo anno l’agevolazione dovrebbe esserci e senza cambiamenti. Chi volesse anticiparla quest’anno, dovrà fare gli acquisti entro il 31 dicembre. Successivamente, il prossimo anno, potrà inserirla in sede di dichiarazione dei redditi.