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Bufale, ecco i consigli per riconoscere una notizia falsa

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Notizie false, non verificate, notizie inventate di sana pianta: in una parola, bufale. Come fare a difendersi dalle bufale? Come riconoscerle? Saper individuare le bufale significa sapere come distinguere una notizia vera da una falsa. Ovvero, in altre parole, essere in grado giudicare l’attendi...

Notizie false, non verificate, notizie inventate di sana pianta: in una parola, bufale. Come fare a difendersi dalle bufale? Come riconoscerle?

Saper individuare le bufale significa sapere come distinguere una notizia vera da una falsa. Ovvero, in altre parole, essere in grado giudicare l’attendibilità della fonte che ha reso nota la notizia. Non è semplice, come è stato dimostrato in modo inequivocabile nel corso delle ultime elezioni presidenziali USA 2016, quando, a quanto pare, diverse bufale sul partito democratico e su Hillary Clinton avrebbero dato un contributo importante alla vittoria di Donald Trump.

Le considerazioni del Washington Post e i consigli su come riconoscere le bufale

A domandarsi come si possa riconoscere le bufale ci ha provato persino il Washington Post, ripreso in Italia da Il Post. La giornalista Alyssa Rosenberg ha chiesto a diversi colleghi cosa ne pensassero, raccogliendo i loro pareri. La sensazione, in generale, è che l’aspetto fondamentale riguardi la valutazione della fonte. Addirittura, come emerso in molti casi, si tende a fidarsi di una persona in particolare: se si ha stima della persona, in pratica, si crede a ciò che dice.

Fra le tante considerazioni riportate da Alyssa Rosenberg, spiccano quelle del giornalista Nick Baumann dell’edizione USA dell’Huffington Post. Il primo consiglio di Baumann è quello di capire che tipo di media sta diffondendo la notizia, da quanto tempo esiste e di che orientamento politico è. Altro importante aspetto da considerare dovrebbe essere quello relativo alle fonti vere e proprie: “l’autore”, dice Baumann, “presenta il suo lavoro spiegando come e da dove ha ottenuto le sue informazioni o si limita a asserire delle cose?”.

E qualche ‘trucco’

Poi ci sono alcuni trucchi. Ad esempio riguardo ai nomi presenti in un articolo: Baumann consiglia di valutare se sembrino reali oppure se ai nomi degli eventuali esperti citati corrisponde un profilo in una ricerca su Google. Importante anche l’aspetto relativo ai numeri: per ogni cifra presente in un articolo dovrebbe essere citata una fonte, oppure dovrebbe potersene verificare l’attendibilità con una rapida ricerca in rete.

Ultimi due consigli, questi davvero molto generali.

Il primo. Se l’intero articolo si basa sulla diffusione di una notizia che un complotto cerca di tenere segreta, allora è il caso di sospettare: “più è alto il numero di persone coinvolte nel complotto, meno è probabile che la storia sia vera”.

Il secondo. Diffidare sempre, in particolare quando “quello che leggi è troppo bello per essere vero”.