Gli effetti del cambiamento climatico cominciano a sentirsi anche sullo stato di salute degli esseri umani. A causa delle ondate di caldo e dei fenomeni estremi, intensi e imprevedibili, metà della popolazione europea rischia la salute.
I rischi del caldo sulla salute umana
L’ultimo rapporto sul clima a cura del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) delle Nazioni Unite è un bollettino di previsioni nere sul futuro. Secondo le proiezioni, entro il 2050 circa metà della popolazione europea potrebbe risentire degli effetti del cambiamento climatico.
Le ondate di caldo rilevate cui è esposta la popolazione sono una minaccia grave per la salute umana. I rischi si riconoscono con chiari sintomi, che saranno sempre più frequenti, quali:
· Debolezza;
· Mal di testa;
· Crampi muscolari;
· Vertigini;
· Confusione;
· Pressione bassa (ipotensione arteriosa) con rischio perdita di coscienza;
· Repentina ipertermia con aumento della temperatura corporea fino a toccare 41 °C;
· Stress di calore;
· Colpo di calore.
Gli esperti del IPCC hanno elaborato dati e proiezioni fino al 2050, osservando che i maggiori Paesi a rischio sono quelli dell’Europa meridionale, compresa l’Italia.
I più vulnerabili sono gli anziani, i pazienti obesi o con malattie cardiovascolari, con insufficienza renale cronica, bambini e donne in gravidanza. Le ondate di calore e gli effetti del cambiamento climatico minacciano il futuro.