Donald Trump è stato incriminato per l’assalto al Congresso americano messo in atto da tanti suoi sostenitori lo scorso 6 Gennaio 2021. Il procuratore speciale Jack Smith ha mosso verso il tycoon delle pesanti accuse, ma lui si difende e parla di interferenza elettorale.
Usa, Donald Trump incriminato: “Vergognosa persecuzione politica”
“Perché non l’hanno fatto due anni e mezzo fa? Come mai hanno aspettato così tanto? Perché volevano che accadesse proprio durante la mia campagna” – tuona Donald Trump in reazione alla notizia che ha reso nota la sua incriminazione nell’ambito del processo sui fatti avvenuti a Capitol Hill il 6 Gennaio del 2021. Trump non ci sta e accusa di caccia alle streghe in una dichiarazione contenuta all’interno di un documento della campagna ‘Make America Great Again‘. Nel documento si legge: “L’illegalità di queste persecuzioni del presidente Trump e dei suoi sostenitori è una reminiscenza della Germania nazista degli anni ’30 e dell’ex Unione Sovietica, e di altri regimi dittatoriali e autoritari.”
La corsa alla Casa Bianca di Donald Trump
Com’era forse prevedibile, la corsa di Donald Trump alla Casa Bianca non si è certo arrestata per questo nuovo intoppo. Anzi, il tycoon, che per legge anche con queste accuse non potrà essere escluso dalle prossime elezioni, rilancia ancora: “Mi attaccano da sinistra e da destra, i marxisti, i comunisti e i fascisti, ma noi non solo sopravvivremo, saremo più forti che mai.”