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Chi è Rocco Casalino: dal Grande Fratello al M5S

Rocco Casalino

Rocco Casalino, dal Grande Fratello a portavoce del governo Conte. La carriera mediatica e politica, da Lele Mora a Beppe Grillo.

Chi è Rocco Casalino? E’ la domanda celebre che fece (con l’aggiunta di un poco elegante aggettivo) Fabrizio Corona quando l’ex concorrente del Grande Fratello edizione numero 1 l’aveva bollato come amante di Lele Mora. Tutta Italia infatti si ricorda l’esordio meditico del 45enne ma pochi comprendono come sia riuscito a finire a capo della comunicazione politica del MoVimento 5 Stelle.

Rocco Casalino al Grande Fratello

Rocco Casalino nasce in Germania, dove vivrà fino all’età di 16 anni. Torna in Puglia per completare le scuole superiori, per poi trasferirisi a Bologna dove si è laureato in ingegneria elettronica, con specializzazione in ingegneria gestionale. La carriera di Casalino decolla però quando viene scelto per la prima edizione del Grande Fratello. Un personaggio amato e odiato tanto nella casa più spiata degli italiani che fuori, dove conquista una particolare notorietà grazie alle prese in giro della Gialappa’s Band.

Al Grande Fratello aveva trovato però una amica, che lo difende anche ora che Casalino ha completato la sua scalata nel MoVimento 5 Stelle. In una recente intervista al Corriere della Sera Marina La Rosa spiega: “Fin dai tempi del GF era intelligente e già da allora aveva un sogno nella vita: fare politica. – aggiungendo – Si è impegnato. Ci è riuscito. Chapeau”. “Come se l’aver fatto un reality significa che non vali niente. Ma perchè? – sottolinea – Anche lui ne soffre. Me lo ha detto quando ci siamo sentiti, anche di recente”.

Nonostante la grande amicizia che ancora li unisce, Marina La Rosa ammette però di non votare M5S. “Ma penso che sia una persona di grande spessore e profondità di cui ci si può fidare” assicura. A fidarsi di Rocco Casalino sono soprattutto i pentastellati e Beppe Grillo (ed anche un po’ la Lega), visto che ora è diventato il portavoce del governo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte.

Rocco Casalino chi?

“Chi è Rocco Casalino” urlava infuriato qualche anno fa Fabrizio Corona, con l’aggiunta di un aggettivo poco elegante da riproporre. Dopo l’uscita dal Grande Fratello (eliminato alla penultima puntata, arrivato quarto), Casalino ha fatto gestire la sua immagine a Lele Mora. Riuscì quindi a partecipare a diverse trasmissioni televisive e talk show, più o meno sempre nella veste di provocatore. In una intervista, l’ex gieffino aveva quindi lasciato intendere come l’allora fidanzato di Belen Rodriguez in realtà fosse il “compagno” di Lele Mora, facendo arrabbiare e non poco l’ex re dei paparazzi.

Dal mondo dello spettacolo Rocco Casalino è passato poi a quello del giornalismo. Approda prima su Telelombardia, viene iscritto all’Odg e poi passa a Telenorba grazie all’intercessione di Lamberto Sposini. Per un po’ rimane anche disoccupato, fino alla conduzione nel 2011 di un programma su Sky dedicato al gioco d’azzardo. E’ proprio in quell’anno che Casalino si avvicina al M5S.

L’ascesa nel MoVimento 5 Stelle

Rocco Casalino comincia la militanza nel MoVimento 5 Stelle e nel 2012 decide di candidarsi alle elezioni regionali in Lombardia. Il suo video di presentazione scatena la reazione degli attivisti pentastellati, che non vogliono esordire in politica con un personaggio diventato famoso solo grazie alla sua partecipazione al Grande Fratello. I grillini si mettono di traverso e riescono ad evitare la candidatura di Casalino. Non potevano immaginare però che questo li avrebbe “condannati” ad averlo per sempre come membro del famoso staff del M5S.

Nel 2013 infatti Rocco Casalino rispunta come vice responsabile della comunicazione del MoVimento 5 Stelle a Palazzo Madama, al fianco di Claudio Messora. Il blogger dopo qualche tempo però “rinuncia” all’incarico, e da allora l’ascesa di Casalino sarà inarrestabile. Diventa infatti un anno dopo responsabile della comunicazione 5 Stelle anche presso il Parlamento europeo. Nel giro di pochi anni, sarà l’unico intermediario tra i giornalisti ed i parlamentari del MoVimento 5 Stelle, fino all’odierna consacrazione a portavoce del governo Conte.

“Grillo padre padrone di Casalino”

L’ex mentore di Casalino non si spiega totalmente questa passione di Beppe Grillo per l’ex gieffino. In una recente intervista, Lele Mora infatti riflette: “Non capisco come facciano ad andare d’accordo Grillo e Casalino, Rocco lo segue passo passo, forse accetta il fatto che Grillo sia un padre padrone, ascolta quello che dice Grillo ed esegue. Casalino sta agli ordini di Grillo”, come si legge su Igossip.it.

Fatto sta che il 45enne si trova perfettamente a suo agio in questa veste da capo della comunicazione del partito più votato d’Italia. Prima di concedere una intervista, gli eletti 5 Stelle devono infatti avere il placet di “Rocco”, che tratta anche con i big dell’informazione tv. Chi lo conosce bene rivela infatti come Casalino sia solito dapprima garantire la presenza di Luigi Di Maio o Alessandro Di Battista, per esempio, salvo poi annullare tutto, se in trasmissione i pentastellati non si sentono magari a loro agio.

Portavoce del governo

Dopo il trionfo del MoVimento 5 Stelle alle elezioni del 4 marzo, e la salita dei pentastellati al governo assieme alla Lega, Rocco Casalino viene promosso capo ufficio stampa dell’esecutivo e portavoce del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Per tale incarico, l’ex gieffino prende circa 6mila euro netti al mese ma, si difende: “Sono ingegnere elettronico e giornalista professionista, parlo 4 lingue. Ho responsabilità enormi. Se parliamo di merito e lo confrontiamo con lo stipendio dei miei predecessori non ho nulla di cui vergognarmi, anzi”.

Non è tanto lo stipendio, però, che fa storcere il naso a chi reputa Casalino non adeguato al ruolo che ricopre. La prima bufesa sul portavoce della Presidenza del Consiglio si è abbattuta nel luglio scorso, quando, rivolgensodi al giornalista (e quindi collega) Salvatore Merlo ha affermato: “Adesso che Il Foglio chiude, che fai? Mi dici a che serve Il Foglio? Perché esiste?”.

Rocco Casalino si era poi difeso assicurando che la sua era solo una battuta, assicurando: “Credo fortemente nella libertà di stampa e nel pluralismo dell’informazione, sono il primo a volere che ci siano più mezzi d’informazione possibili, ovviamente abolendo il finanziamento pubblico”. Il giornalista aveva replicando ironicamente cinguettando su Twitter: “Casalino fa ridere sempre, tranne quando dice di fare battute”.

La “minaccia” al Mef

A fine settembre Rocco Casalino torna protagonista sulle pagine di cronaca politica quando viene diffuso un audio nel quale si sente: “Se non si trovano i soldi per il reddito di cittadinanza, noi del M5S per tutto il 2019 ci dedicheremo a far fuori una marea di gente del Mef“. La frase è stata “intercettata” in un bar, nel corso di una conversazione con un giornalista. In molti cominciano a chiedere le dimissioni da portavoce del presidente del Consiglio, ma Giuseppe Conte lo difende e lo riconferma.

Anzi, in un’intervista a Di Martedì Casalino ribadisce quanto detto, ammettendo che forse il tono era un po’ colorito, in quanto stava chiaccherando colloquialmente e non sapeva di essere registrato, ma precisando che quella espressa sarebbe comunque la linea del governo e del suo partito. Alla fine, Giovanni Tria nella nota di aggiornamento sul Def ha portato il deficit al 2,4% del PIL, sbloccando per la manovra 27 miliardi di euro.

A Casalino gli salta il Ferragosto

Infine, Rocco Casalino si è reso protagonista di un’ennesima gaffe quando, ai giornalisti che gli chiedevano informazioni su come il governo avrebbe affrontato la tragedia del crollo del ponte Morandi, ha risposto: “Datevi una calmata, mi chiamate come pazzi, non mi stressate la vita, avrò pure diritto anche io a farmi due giorni, che già mi è saltato Ferragosto“. Anche in questo caso al centro dello scandalo un nuovo audio, stavolta WhatsApp, registrato nel corso di una telefonata datata 17 agosto 2018.

“Mai voluto offendere. Sento di dover chiedere scusa per l’effetto prodotto da un mio audio privato finito sui giornali. Nelle mie parole non c’èmai stata la volontà di offendere le vittime di Genova” replica il pentastellato. “Offende, invece, l’uso strumentale che alcuni giornali stanno facendo di questa tragedia” chiarisce quindi Casalino.