> > Chi era Alexei Navalny: la storia dell'oppositore di Putin morto in circosanz...

Chi era Alexei Navalny: la storia dell'oppositore di Putin morto in circosanze misteriose

carcere

La storia dell'oppositore di Putin, Alexei Navalny: dai primi passi in politica, all'avvelenamento e la morte in Siberia

Alexei Anatolievich Navalny è morto in carcere lo scorso 16 febbraio e la notizia ha fatto molto scalpore perché si trattava del principale oppositore russo di Vladimir Putin. L’uomo aveva contestato per tanti anni la corruzione presente ai piani alti del Cremlino ed era stata una delle pochissime figure che aveva osato ‘pestare i piedi’ allo zar. La sua fine, avvenuta in un ex Gulag della Siberia era forse stata messa in preventivo dallo stesso Navalny: un uomo che non ha mai avuto paura di provare a mostrare al mondo le sue verità.

Chi era Alexei Navalny: il blog

Privet, eto Navalny“. La traduzione dal russo è semplice: “Ciao, questo è Navalny“. Così, il giovane Alexei aveva inziato a farsi conoscere dai suoi concittadini tramite alcuni video in cui raccontava le corruzioni presenti ai piani alti di Mosca. Un gesto coraggioso, soprattutto in un Paese governato nel modo in cui lo è la Russia, ma che gli è valso un grande seguito. Navalny era nato nel 1976 vicino alla capitale russa e in giovninezza aveva studiato per diventare avvocato. Ne primi anni 2000 si candida con il partito liberale e nazionalista Yabloko e inizia a fare molto rumore con il suo blog aperto nel 2006. Tra i politici russi che più contesta ce ne è uno in particolare che da quando è salito al potere è stato intoccabile: Vladimir Putin. Navalny, però, non risparmia critiche nemmeno allo zar e nel 2011 crea la Fondazione anticorruzione che lo porterà a fare nomi, invischiati in giri loschi, dei personaggi più influenti del Paese.

Chi era Alexei Navalny: l’opposizione

Navalny è già un nome di spicco nell’opposizione fra il 2011 e 2012 quando partecipa alle manifestazioni anti-Putin in seguito alle contestatissime elezioni (per alcune falsate) di quegli anni. Insieme a lui c’è anche Boris Nemtsov, ucciso solo 3 anni più tardi come se fosse un presagio di quello che sarebbe capitato più avanti ad Alexei. Nel 2017, poi, Alexei Anatolievich Navalny viene ufficialmente escluso dalla corsa alle presidenziali del 2018 e anche qui le polemiche non mancano. Formalmente, la decisione è stata presa per una condanna per frode, in realtà l’opposizione parlerà subito di una decisione politica.

Chi era Alexei Navalny: la condanna e la fine

Nel 2020, durante uno spostamento aereo tra la Siberia e Mosca, Alexei si sente male e viene ricoverato subito dopo in un ospedale russo. I medici del Paese non chiariscono le cause del malore, ma quelli tedeschi che lo visitano nei giorni successivi scoprono la verità. Navalny è stato avvelenato tramite un agente nervino messo nella sua biancheria intima. Nonostante i pericolosi trascorsi, Alexei non molla e torna in Russia: qui verrà incarcerato (pena di 30 anni) per una somma mandati emessi contro di lui. Arriviamo, per finire, ai giorni nostri con la detenzione nell’ex Gulag della Siberia e la morte avvenuta in circostanze misteriose. Quella particolare prigione russa, lo si sa, è nota per le dure detenzioni e solo l’autopsia potrà veramente chiarire che cosa è successo all’oppositore di Putin.