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Morta Michela Murgia, chi era la scrittrice che ha raccontato al mondo la sua malattia

Chi era Michela Murgia

Chi era Michela Murgia? Tutto sui libri, la malattia e la vita privata della scrittrice che si è spenta a Roma a 51 anni.

Michela Murgia è morta giovedì 10 giugno a Roma: chi era la scrittrice di Accabadora stroncata all’età di 51 anni da un cancro renale al quarto stadio?

Chi era Michela Murgia: libri e malattia

Nata a Cabras, in Sardegna, il 3 giugno 1972, Murgia ha svolto diversi mestieri prima di dedicarsi alla scrittura. È stata, ad esempio, insegnante di religione nelle scuole e dirigente di una centrale termoelettrica. La sua formazione religiosa la portò a militare in Azione Cattolica e, nel 2004, a conclusione di un pellegrinaggio, mise a punto uno spettacolo teatrale rappresentato a Loreto al quale assistette anche Papa Giovanni Paolo II.

Nei medesimi anni, scrive su un bloc, Il Mio Sinis, raccontando la sua Sardegna. Nel 2007, venne inserita tra gli scrittori raccolti nell’antologia intitolata Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio.

Ha scritto Il mondo deve sapere (2006), concepito inizialmente come un blog in cui l’autrice narrava le sue esperienze lavorative giovanili come operatrice in un call center. Dal libro, è nata l’opera teatrale omonima di David Emmer e la sceneggiatura del film Tutta la vita davanti di Paolo Virzì.

Nel 2008, ha pubblicato per Einaudi Viaggio in Sardegna, undici percorsi nell’isola che non si vede ma il successo è arrivato a un anno di distanza, nel 2009, con Accabadora. Il romanzo ha vinto il premio Dessì, il Super Mondello e il premio Campiello.

Vita privata, famiglia queer e matrimonio della scrittrice

Negli anni successivi ad Accabadora, Murgia ha pubblicato saggi (Ave Mary, 2019), romanzi (Chirù, 2015) e pamphlet (Istruzioni per diventare fascisti, Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più).

La voce della scrittrice, inoltre, viene amplificata dal mondo dei social, dalle sue attività teatrali e dai podcast. Con Chiara Tagliaferri, infatti, avvia il progetto Morgana, poi diventato un libro.

Tutti i mezzi di comunicazioni utilizzati dalla Murgia rappresentano un modo per diffondere i temi che affronta come una diversa rappresentazione della storia sacra che restituisca al femminile una centralità troppo a lungo negata; una differente narrazione della società che promuova nel concreto la parità di genere; o, ancora, un modo alternativo di fare politica che sia realmente democratico e antifascista.

Nel 2022, ha pubblicato il saggio God Save the Queer corredato dal sottotitolo Catechismo femminista. Nel libro, viene affrontato il tema del queer come alternativa al patriarcato. Si tratta di un tema diventato cruciale nella vita della scrittrice che, dopo aver scoperto la malattia, ha deciso di condividere con il mondo la sua “famiglia queer”. La famiglia è composta da un gruppo di persone, amici e “figli dell’anima” che, per la scrittrice, rappresentavano i suoi affetti più cari e con i quali ha scelto di vivere i suoi ultimi mesi nella nuova casa nei pressi di Roma.

Per tutelare la sua famiglia, Murgia ha sposato con rito civile “in articulo mortis” Lorenzo Terenzi, attore, regista, autore e musicista incontrato nel 2017 durante uno spettacolo teatrale di cui era protagonista. Terenzi era il regista dello spettacolo.

Il suo ultimo romanzo è stato Tre ciotole, pubblicato la scorsa primavera e presentato al Salone del libro di Torino a maggio dalla stessa autrice.