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Chiara Ferragni indagata per la campagna sulla bambola Trudi. L'azienda: "Noi estranei a qualsiasi attività di beneficenza"

Chiara Ferragni indagata bambola Trudi

Il caso beneficenza dell'influencer Chiara Ferragni non si arresta. Nuova possibile truffa per la campagna legata alla bambola Trudi

Chiara Ferragni indagata per la bambola Trudi, il caso non sembra arrestarsi. Il nome dell’influencer è stato iscritto nel registro degli indagati di Milano con l’ipotesi di truffa aggravata.

Chiara Ferragni indagata per la vendita della bambola Trudi

Negli ultimi giorni il nome della nota influencer Chiara Ferragni è su tutti i giornali, dopo il caso del pandoro Balocco è nuovamente indagata per il caso della bambola Trudi.

La Procura di Milano accusa Chiara Ferragni di aver messo in pratica un comportamento illegale. I consumatori sono stati ingannati, hanno creduto che la vendita di più prodotti avrebbe portato a più fondi donati in beneficenza, ma per la procura è tutto falso, tanto nel caso Balocco quanto in quello Dolci Preziosi. Il denaro devoluto alle associazioni benefiche risulta inviato prima di avviare le campagne di vendita.

Inoltre, in questo caso l’azienda Trudi afferma:

«Il packaging e la bambola stessa non hanno mai riportato alcuna comunicazione riferente ad azioni di beneficenza o altro».

Chiara Ferragni indagata per la bambola Trudi, ma non finirà qui

Dal Codacons arriva un terzo esposto in merito alla raccolta fondi effettuata durante il periodo della pandemia COVID-19. Si tratta della vendita di un’edizione speciale di biscotti Oreo.

Gli avvocati, dopo il caso Balocco continuano nella difesa di Chiara Ferragni indagata per il caso della bambola Trudi

Dunque, anche Giochi Preziosi, titolare di Trudi da luglio 2019 si riserva di intraprendere eventuali azioni legali qualora si riscontrasse un proseguo di notizie errate e fuorvianti a danno del marchio.

«Una volta che il Procuratore Generale presso la Cassazione avrà individuato il Pubblico Ministero territorialmente competente, chiariremo al designato magistrato ogni aspetto delle tre vicende. Essendo totalmente certi della assoluta innocenza di Chiara siamo fiduciosi del futuro confronto con l’autorità giudiziaria e auspichiamo che il clima mediatico che ha caratterizzato sino ad oggi la vicenda si rassereni».