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Cina, istruzione prescolare gratuita in arrivo: una sfida che interroga anche l’Italia

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Cina e istruzione gratuita prescolare: un segnale forte per il futuro dell’educazione globale. Ecco cosa succede ora.

La Cina ha ufficializzato l’introduzione dell’istruzione prescolare gratuita, segnando una svolta significativa nelle sue politiche sociali ed educative. L’obiettivo dichiarato è garantire un accesso equo e universale all’istruzione fin dai primi anni di vita, riducendo le disuguaglianze e sostenendo le famiglie, soprattutto nelle aree rurali e meno sviluppate. Questa scelta, che riflette una strategia a lungo termine per investire nel capitale umano, apre a una riflessione importante: quali sarebbero le implicazioni se un simile modello venisse adottato anche in Italia?

Cina verso l’istruzione prescolare gratuita

Di recente, l’Ufficio Generale del Consiglio di Stato cinese ha diffuso un documento intitolato “Opinioni sulla graduale attuazione della gratuità dell’istruzione prescolare”, che evidenzia la necessità di allinearsi alle linee guida del pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per la nuova era.

Il testo pone al centro il miglioramento del benessere collettivo e l’attenzione alle aspettative della popolazione.
L’iniziativa mira a rimuovere progressivamente i costi a carico delle famiglie per l’educazione e la cura nella prima infanzia, contenendo le spese scolastiche e rafforzando l’offerta pubblica di istruzione di base.

A partire dal semestre autunnale del 2025, come previsto dal piano, verrà eliminata la retta per i servizi educativi e assistenziali destinati ai bambini dell’ultimo anno delle scuole dell’infanzia pubbliche. I minori che frequentano strutture private riconosciute dal Dipartimento dell’Istruzione potranno accedere a riduzioni economiche proporzionate alle agevolazioni garantite nelle scuole pubbliche locali.

Il provvedimento invita inoltre le autorità provinciali a rafforzare, nel rispetto delle direttive nazionali, i programmi di sostegno rivolti ai minori in condizioni socio-economiche svantaggiate, agli orfani e ai bambini con disabilità, adattando gli interventi alle esigenze specifiche di ciascun gruppo.

Cina verso l’istruzione prescolare gratuita: cosa cambierebbe in Italia?

La recente decisione della Cina di avviare un percorso verso la gratuità dell’istruzione prescolare solleva interrogativi anche nel contesto italiano. Se misure simili venissero adottate in Italia, il cambiamento sarebbe significativo sia per le famiglie che per il sistema educativo nel suo complesso. Attualmente, l’accesso alla scuola dell’infanzia varia notevolmente sul territorio nazionale, con differenze marcate tra Nord e Sud, tra centri urbani e aree interne.

La gratuità universale potrebbe ridurre le disuguaglianze educative già nella fascia 3-6 anni, alleggerire il carico economico per le famiglie e favorire una più ampia partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Tuttavia, una riforma simile richiederebbe un investimento pubblico importante, una riorganizzazione dell’offerta formativa e un potenziamento delle strutture esistenti. Guardare alla Cina può dunque offrire spunti utili, ma ogni intervento dovrebbe essere adattato alle specificità del sistema italiano.