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Conte all’assemblea del M5s: “Bisogna capire se ci sono le condizioni per restare nel Governo”

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All’assemblea dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, Conte ha riassunto i contenuti del confronto don il presidente del Consiglio Mario Draghi.

In occasione dell’assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, il presidente Giuseppe Conte ha riassunto quanto discusso con il premier Mario Draghi e ha dettagliato i punti sui quali il suo gruppo politico non è disposto a cedere per restare nel Governo.

Conte all’assemblea del M5s: “Bisogna capire se ci sono le condizioni per restare nel Governo”

Nella serata di mercoledì 6 luglio, Giuseppe Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’incontro avuto con il presidente del Consiglio Mario Draghi durante l’assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle.

In questa circostanza, l’ex premier ha ribadito: “Noi siamo una forza politica seria e abbiamo una linea coerente. Ho parlato un linguaggio di verità, ho spiegato al premier Draghi il forte disagio politico che abbiamo accumulato. Ho spiegato l’oggettiva difficolta in cui ci troviamo: una comunità che si interroga inquieta sul continuare a sostenere il governo – e ha aggiunto –. Al premier Mario Draghi ha riferito che questa è una comunità che in questo momento deve capire se ci sono le condizioni e le ragioni per proseguire e realmente condividere la responsabilità di governo. Questo ho spiegato a Draghi, Noi non siamo una comunità che cede ad attacchi strumentali o a polemiche inutili”.

Battaglia sul salario minimo e misure fondamentali da preservare

Conte, poi, ha rimarcato: “Ho detto a Draghi che in una situazione di grande difficoltà, noi non possiamo combattere da soli nell’indifferenza dell’esecutivo la battaglia sul salario minimo. Sono 4 milioni e mezzo i lavoratori con buste paga indecorose. L’esecutivo batta un colpo e dia una chiara indicazione di priorità. Le condizioni per proseguire la collaborazione con il governo sono quelle di una forte discontinuità. Il governo deve cambiare marcia. Noi non possiamo star qui in nome di una generica responsabilità che diventa corresponsabilità rispetto a un atteggiamento remissivo che non offre risposte al Paese – e ha precisato –. Noi non abbiamo giurato fedeltà a Draghi, ma agli italiani”.

In riferimento alle misure a rischio fortemente difese dal M5S, poi, Giuseppe Conte ha dichiarato: “Noi non siamo disponibili a reggere il moccolo al grande centro e alla destra che vuole tagliare il reddito di cittadinanza a 3 milioni di poveri, che vuole abbassare le saracinesche di 47mila piccole imprese denigrando e frammentando di ostacoli l’applicazione del superbonus, che vuole rispondere all’emergenza con 200 euro una tantum.”

Conte al PD durante l’assemblea del M5S: “Alleanze non sono un dato acquisito. I diktat non ci interessano”

Nel corso dell’assemblea congiunta con i parlamentari del M5S, Giuseppe Conte ha anche affrontato il tema delle alleanze, spiegando: “Noi usciamo dall’esperienza del Conte 2 in cui abbiamo costruito un progetto politico e realizzato una serie di iniziative politiche nel segno della giustizia sociale. Questo ci spinge a continuare il dialogo in particolare con il Pd e Leu. Però le alleanze per noi non sono un dato acquisito una volta per tutte. Si basano su obiettivi condivisi e reciproco rispetto. Occorre lealtà e correttezza di tutti i partecipanti a questo progetto politico altrimenti non mi interessa un’alleanza per prendere qualche voto in più ma per poter dire che abbiamo un progetto politico e la coesione sufficiente a realizzare. I diktat ci lasciano indifferenti”.

Conte: “Basta con testi all’ultimo minuti in Cdm di cui non si sa nulla”

“A noi non serve una pronta risposta dal premier Mario Draghi ma in tempi ragionevoli andrà chiarito quale è la disponibilità del premier e del governo a lavorare con noi. Se ci sarà dovrà essere reale e dovrà anche cambiare il metodo perché la dialettica politica è faticosa, fare cabine di regia prima del Cdm può risultare faticoso ma quella dialettica consente di essere realmente partecipi ai processi decisionali. Non accetteremo più testi normativi complessi che arrivano in in Cdm all’ultimo minuto e di cui non sappiamo nulla“, ha sottolineato il leader del M5S all’assemblea congiunta dei parlamentari.

Assemblea parlamentari M5S, la maggioranza degli eletti sostiene l’uscita dal Governo Draghi

Nel corso dell’assemblea, la maggior parte degli interventi dei parlamentari del Movimento 5 Stelle è stata volta a sostenere la linea dell’uscita dal Governo, garantendo l’appoggio esterno all’esecutivo. La notizia è stata riferita da fonti presenti alla riunione all’AdnKronos.

Le fonti, nello specifico, hanno riferito che sono molti gli ”interventi di sostegno alla dura linea illustrata da Conte all’inizio e al contempo di insofferenza” provati nei confronti dell’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi.