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Coronavirus, bilancio del 11 febbraio 2022: 67.152 nuovi casi e 334 morti in più

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Le autorità del ministero della Salute hanno comunicato il bilancio dell'emergenza coronavirus al 11 febbraio, che sale di 67.152 casi e 334 morti.

Come di consueto il ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le amministrazioni delle singole regioni, ha diramato il bilancio dell’emergenza coronavirus aggiornato a venerdì 11 febbraio. Rispetto alla giornata precedente, in cui si erano verificati 75.861 contagi, sono stati registrati 67.152 casi positivi, 334 decessi e 129.293 guarigioni/dimissioni, che portano il totale complessivo dell’emergenza dall’inizio della pandemia in tutta Italia a 11.991.109 contagi, 150.555 vittime e 10.089.429 guariti. Si contano -57 terapie intensive e -530 ricoveri.

Coronavirus, il bilancio nazionale oggi

Il ministero della Salute ha pubblicato la tabella riepilogativa nella quale sono illustrati i dati dell’emergenza sanitaria regione per regione. Sono 663.786 i tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività si attesta intorno al 10,1% (-1,0%).

Con 277.684 casi attualmente positivi è ancora la Sicilia la Regione con il più alto numero di contagi. Seguono il Lazio con 253.464, la Lombardia con 203.514, la Campania con 182.687, il Veneto con 120.575, l’Abruzzo con 107.931, l’Emilia Romagna con 105.897 e la Puglia con 100.528 attualmente positivi. In Toscana si contano 86.268 contagi, in Piemonte 75.200, in Calabria 45.197, in Friuli Venezia Giulia 37.769, in Sardegna 32.369, in Liguria 28.735, nelle Marche 25.573, in Basilicata 20.119 e in Umbria 16.303. Nelle province autonome di Bolzano e Trento si contano rispettivamente 12.232 e 9.246 casi. Il numero più basso di persone attualmente positive si registra in Valle D’Aosta con 2.264 casi, preceduta solo dal Molise con 7.300.

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Al momento, dei 1.751.125 attualmente positivi, 1.733.036 si trovano in isolamento domiciliare. 16.824 i pazienti ricoverati con sintomi di vario genere. Sono 1.265 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un calo di 57 unità.