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Corsi post diploma: si trova lavoro prima facendo un ITS o l'università?

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Meglio un corso post diploma o una laurea? Rispondere a questa domanda, non è facile perché, in fondo, non esiste una risposta netta e definita.

Meglio un corso post diploma o una laurea? Rispondere a questa domanda, non è facile perché, in fondo, non esiste una risposta netta e definita. Non si può dire se l’una sia migliore dell’altra opzione perché entrambe sono soluzioni valide per arricchire il CV, fare esperienza e prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro.

Se non si sa cosa scegliere e si è alla ricerca di consigli e spunti su cui ragionare, questo articolo potrà essere molto utile: spiegheremo, infatti, come funzionano gli ITS, prendendo spunto anche dall’offerta dei corsi post diploma ITS MAKER, e, infine, illustreremo le differenze rispetto all’università. Una volta compresi i punti di forza di entrambe le opzioni, sarà più semplice fare la scelta più giusta.

Corsi ITS: competenze specializzate per il mondo del lavoro

Gli ITS sono corsi post diploma altamente specializzati in una varietà di settori tecnologici e industriali. Questi corsi sono progettati per fornire agli studenti tutte le competenze pratiche e tecniche richieste dal mondo del lavoro.

Uno dei vantaggi principali degli ITS è la durata relativamente breve dei programmi, che solitamente variano da due a tre anni. Questo significa che è possibile acquisire competenze specializzate in un lasso di tempo relativamente breve, in modo tale da dare avvio alla propria carriera professionale con maggior efficienza.

Inoltre gli enti che offrono corsi ITS, nella maggioranza dei casi, collaborano direttamente con le imprese e offrono opportunità di stage aziendali e tirocini formativi. Questa esposizione diretta al mondo del lavoro permette agli allievi di costruire una rete di contatti professionali e di acquisire esperienza pratica nel proprio settore di interesse.

Le aziende, infatti, hanno dimostrato di apprezzare molto il livello di preparazione fornito dai corsi ITS. È proprio per questo che coloro che provengono dalla formazione post-diploma certificata godono di ottime opportunità di collocazione.

Università: una base di conoscenze più ampia

Dall’altro lato c’è la carriera universitaria, cioè la strada che si fonda su un approccio piùampioall’istruzione. Scegliere di frequentare un corso universitario, cioè ottenere il titolo di laurea, permetterà di approfondire la propria formazione con una vocazione più marcata verso la ricerca, lo studio e la comprensione.

Si tratta di un percorso particolarmente vantaggioso per coloro che sono interessati a carriere ad alta specializzazione e che mirano a trovare occupazione in quegli ambiti per i quali, com’è noto, è necessario aver conseguito la laurea come requisito per l’accesso.

Difatti, ad oggi, sono ancora tantissime le professioni che richiedono la laurea per poter concorrere nelle selezioni e nei concorsi, come medici, avvocati o insegnanti. Inoltre la laurea costituisce un titolo di studio di alto livello per chi desidera fare carriera in ambito corporate e ricoprire, un giorno, ruoli dirigenziali o manageriali.

La decisione finale

La decisione tra un ITS e l’università, in conclusione, dipende da passione, obiettivi e ambizioni personali. Non esiste una risposta giusta o sbagliata. Ciò che conta è che perseguire il proprio percorso di vita senza mai chiudere le porte a ulteriori opportunità che, via via, si presenteranno sul cammino. Sia gli ITS che l’università offrono opportunità di grande valore.

Un tempo, forse, possedere la laurea era considerato un vantaggio competitivo sul mercato del lavoro, specialmente quando non tutti potevano accedere a questo tipo di formazione. Adesso le cose sono cambiate proprio grazie all’avvento dei corsi ITS, pensati per favorire la formazione di coloro che ambiscono a specializzarsi senza abbandonare del tutto l’istruzione.

Indipendentemente da ciò che si sceglierà per il proprio futuro è bene sempre ricordare che non sono le qualifiche a misurare il valore umano degli individui. La cultura e l’apprendimento non sono “etichette” da cucire sul petto, ma un importante bagaglio che aiuta a trovare il proprio posto del mondo.