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Cosa succede al mutuo se la banca fallisce?

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Crescono le preoccupazioni dei risparmiatori italiani: cosa prevede la normativa italiana se la propria banca fallisce?

Cosa succede ai risparmiatori se una banca fallisce? Ecco come la normativa italiana interviene nel caso di risparmi e mutui in caso di crisi bancaria
Timori dopo il crac delle banche americane
Dopo il crac delle banche americane Silicon Valley Bank e Signature Bank – ma anche il caso del ‘salvagente’ da 50 miliardi dalla Banca centrale svizzera per la Credit Suisse in Europa – i risparmiatori sono sempre più intimoriti sul futuro di eventuali investimenti e muti per la casa

Cosa potrebbe accadere ai risparmiatori nel caso di fallimento della propria banca?

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

La normativa italiana prevede diverse misure a tutela dei risparmi e dei mutui dei clienti nel caso in cui una banca fallisca.

In primo luogo, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Si tratta di un fondo di garanzia che garantisce ai depositanti e ai creditori delle banche italiane il rimborso dei propri depositi o crediti fino ad un massimo di 100.000 euro per ciascun depositante o creditore in caso di liquidazione coatta amministrativa di una banca aderente .

Se la banca non è in grado di saldare i propri debiti, il FITD può dunque intervenire per coprire i crediti garantiti fino a 100.000 euro per ciascun cliente.

I sistemi di garanzia dei depositanti in Italia

Tutte le banche che operano in Italia devono scegliere uno dei sistemi di garanzia dei depositanti riconosciuti nel Paese, poiché tale adesione rappresenta una condizione necessaria per l’esercizio dell’attività bancaria. Attualmente, in Italia sono disponibili due sistemi di garanzia dei depositi, ovvero il già citato FITD e il Fondo di garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo. Al FITD aderiscono tutte le banche italiane, tranne quelle del credito cooperativo. Al Fitd aderiscono anche le succursali di banche extracomunitarie autorizzate in Italia, a meno che non partecipino già a un sistema di garanzia estero equivalente

Trasferimento dei mutui se la banca fallisce

Per quanto riguarda invece i mutui, il Decreto Legge n. 99 del 2015, noto come decretò ‘Salva Banche‘, ha introdotto diverse misure per tutelare i mutuatari nel caso di fallimento di una banca.

Non addentrandoci troppo nei dettagli tecnici della normativa, in generale, se la propria banca fallisce, il mutuo può essere trasferito ad un’altra banca. La nuova banca può assumere il controllo dell’ipoteca e continuare a richiedere il pagamento delle rate del mutuo, come avveniva con il precedente istituto bancario.

Se una banca viene acquisita da un altro gruppo bancario, tutti i clienti debitori e creditori vengono informati attraverso una lettera e invitati a recarsi in filiale per eventuali chiarimenti. Tuttavia, è sempre possibile richiedere la portabilità del mutuo, ovvero trasferire il mutuo in corso ad un’altra banca che offre condizioni più favorevoli.