> > Il costituzionalista Zagrebelsky smonta le frasi di La Russa sul 25 aprile: i...

Il costituzionalista Zagrebelsky smonta le frasi di La Russa sul 25 aprile: i punti critici

null

Gustavo Zagrebelsky risponde a La Russa sul 25 aprile, la dura replica del costituzionalista

A pochi giorni dal 25 aprile, le parole di Ignazio La Russa riportate da Repubblica, e rettificate in qualche modo dal Presidente del Senato, hanno destato parecchio scalpore. Caso vuole che proprio Repubblica abbia intervistato un esperto il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky.

Cosa ha detto Gustavo Zagrebelsky sulle parole di La Russa

Ovviamente uno dei temi su cui è stato chiamato ad esprimersi il famoso costituzionalista Gustavo Zagrebelsky è il giudizio di La Russa sulla Costituzione Italiana, giudicata non antifascista.

Questa la risposta di Zagrebelsky: “Se manca la parola antifascismo è ben presente la parola fascismo, legata al suo divieto radicale. La dodicesima disposizione transitoria della Costituzione fa divieto di ricostruzione del dissolto partito fascista, sotto qualunque forma. Richiamo l’attenzione su sotto qualunque forma: i nostri padri costituenti erano ben consapevoli che era una questione di sostanza, non di forma. Come se ci dicessero: non fermatevi alle parole, come fa ora La Russa, ma guardate in profondità”.

L’estrema opposizione presente nella nostra Costituzione secondo il costituzionalista, non è contro il fascismo in sé, ma ai suoi capisaldi:Stiamo alla sua autodefinizione, tratta dall’articolo 4 dello Statuto del Partito Nazionale Fascista. L’identità fascista si riassume in tre parole: credere, obbedire, combattere. Questa visione etico-politica è radicalmente antitetica all’etica costituzionale. La Carta non chiede di credere, ma al contrario garantisce il pluralismo delle idee e dell’informazione. Obbedire: secondo la Costituzione bisogna obbedire alla Carta e alla legge ad essa conforme, non a un capo. Combattere: la Costituzione proclama solennemente l’esclusione della guerra come strumento di affermazione nella scena internazionale, al contrario del fascismi e dei nazionalismi”.