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Covid, cosa fare se si è positivi in vacanza?

Covid, ecco cosa fare se si è positivi in vacanza

Covid, cosa fare se si è positivi in vacanza? Tutte le regole da seguire con scrupolo nel nostro paese e in alcuni fra i più gettonati dell'Europa

Covid ed estate, una combo a cui non eravamo abituati e che ci porta alla domanda un po’ “fuori programma”: cosa fare se si è positivi in vacanza? Una piccola guida per regolarsi in un periodo in cui si viaggia con Omicron 5 che fa salire i contagi non può prescindere da alcune premesse. La prima è che i contagi sono tornati a crescere a ridosso delle grandi partenze. 

Ecco cosa fare se si è positivi in vacanza

La seconda è che cosa fare lo spiega bene Il portale Viaggiare Sicuri della Farnesina, che ricorda che “l’emergenza sanitaria causata da COVID-19 nel mondo non è conclusa e che i Paesi di destinazione possono tuttora adottare misure restrittive, anche estemporanee”. Cosa significa? Che chi sceglie di viaggiare all’estero deve sapere che “che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario”. 

Italia, Regno Unito, Francia e Spagna

Poi ci sono le differenze fra paese e paese. Ma partiamo dall’Italia: il soggetto positivo è tenuto all’isolamento di di 7 giorni per chi è vaccinato con dose booster e per chi ha completato il ciclo vaccinale da non più di 120 giorni. Le altre categorie dovranno osservare un isolamento di 10 giorni fino a tampone di controllo negativo. E all’estero? Ogni nazione ha le sue regole:  Nel Regno Unito l’obbligo di isolamento per i soggetti positivi è caduto già dallo scorso febbraio. In Francia l’isolamento, per chi ha ricevuto tre dosi di vaccino, è di 7 giorni come in Italia ma si può però interrompere fin dal quinto giorno con tampone negativo. E in Spagna? Nessun obbligo di isolamento per le persone asintomatiche, che dovranno indossare sempre la mascherina per 10 giorni ed “evitare contatti con persone fragili o luoghi affollati”.