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Covid, elezioni fuori sede: come potrebbe cambiare il voto con la proposta di legge Bin-Curreri

Elezioni fuori sede

Verrà incardinata oggi la proposta di legge per far partecipare i fuori sede alle elezioni: l'obiettivo è approvarla in tempo per le prossime comunali.

Il Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Giuseppe Brescia ha depositato una proposta di legge volta a permettere di partecipare alla elezioni comunali e regionali anche i cittadini fuori sede che per motivi di lavoro o studio vivono in una regione diversa da quella di residenza. Se approvata in tempo, potrebbe essere realtà già nella prossima tornata autunnale

Covid, elezioni per i fuori sede

Il testo, scritto dai costituzionalisti Salvatore Curreri e Roberto Bin, è nato su impulso del Collettivo Peppe Valarioti, un think tank che prende il nome dall’insegnante e militante comunista assassinato dalla ‘Ndrangheta nel 1980. A sottoscriverla vi sono divesi parlamentari del Movimento Cinque Stelle, Francesco Forciniti di L’alternativa c’è e Riccardo Magi di Più Europa.

La proposta verrà incardinata giovedì 29 aprile e il suo iter dovrà essere il più breve possibile per permettere ai tanti fuori sede di poter votare già quest’anno. Considerando gli oltre 300 mila universitari che studiano in una regione diversa dalla propria e i lavoratori fuori sede che sarebbero 1,5 milioni, il bacino dei potenziali elettori esclusi dal voto è circa di 2 milioni (ma potrebbero essere molti di più). 

Covid, elezioni fuori sede: cosa prevede la proposta di legge 

La bozza della legge, intitolata Disposizioni per l’esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza nelle elezioni regionali e comunali, si compone di soli due articoli. Nel testo si legge che gli elettori temporaneamente domiciliati in un Comune situato in una Regione diversa rispetto a quello in cui risultano iscritti per votare possono esercitare il proprio diritto di voto presso l’Ufficio territoriale del Governo operante nel territorio del Comune in cui si trovano

Per poter partecipare alle elezioni dovranno comunicare la propria volontà all’Ufficio territoriale del Governo operante nella circoscrizione elettorale di residenza entro quattro mesi dalla data prevista per le elezioni. Un termine che, ha fatto sapere Giuseppe Bresca, potrebbe essere rivisto e diminuito a due mesi. In questo modo, in caso di approvazione nei tempi, i fuorisede potrebbero fare la richiesta anche ad agosto per la tornata autunnale

Covid, elezioni fuori sede: la delibera dei Comuni

Per spingere l’esecutivo ad approvare il più velocemente possibile la legge, il Collettivo Valarioti ha anche promosso la diffusione di una delibera attraverso cui ogni Comune al voto si impegna a chiedere al Parlamento e al governo di attivarsi in maniera tempestiva “per trasformare realmente la pandemia in un’occasione per risolvere definitivamente questo vulnus e garantire universalmente, e nei fatti, il diritto di esprimere il proprio suffragio“. Per ora i comuni che hanno appovato la delibera sono Caraffa, Catanzaro, Cessaniti, Cinquefrondi, Crotone, Filogaso, Francavilla, Angitola, Girifalco, Mongiana, Montauro, Parghelia, Sellia e Zambrone.