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Covid, Giovanni Sebastiani (CNR): "I casi e i ricoveri aumenteranno"

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Il professor Giovanni Sebastiani, del Centro Nazionale delle Ricerche, spiega in un'intervista perché i casi Covid e i ricoveri in ospedale sono in salita

In un’intervista rilasciata ai microfoni di ‘Fanpage.it’, lo stimato professore del CNR, Giovanni Sebastiani, descrive l’attuale situazione pandemica in Italia e chiarisce cosa sta succedendo in termini di nuove positività da Covid e pressione sugli ospedali. 

Covid, l’intervista a Giovanni Sebastiani: il rialzo dei contagi

Da inizio marzo iìla curva dei contagi Covid è tornata a pendere verso l’alto, ma secondo l’esperto professor Giovanni Sebastiani non si tratterebbe di una nuova ondata: “Si può parlare di nuova ondata quando in poche settimane si assiste ad una crescita percentuale notevole dell’incidenza partendo da un basso livello iniziale, ma qui partiamo da livelli altissimi, già eravamo a più di 400 casi per 100mila abitanti a settimana. Diciamo che in Italia abbiamo avuto un’espansione di tipo esponenziale delle infezioni nelle ultime tre settimane di dicembre scorso per via di Omicron, abbiamo raggiunto un massimo dell’incidenza media il 15 gennaio ed è cominciata la discesa.” C’è stato quindi un momento in cui la curva pendeva verso il basso, ma poi è cambiato qualcosa: “Ci sono state le riaperture. Dopo 2 settimane è cominciata la frenata della discesa che è culminata con una inversione di tendenza. Ma si tratta comunque di un aumento limitato perché la percentuale dei positivi ai test molecolari è salita di 5 punti, da poco meno del 10 al 15% in tre settimane.”

La pressione sugli ospedali e la situazione nelle varie regioni

Quello che preoccupa Sebastiani è l’occupazione dei reparti ospedalieri, con la pressione che aumenta ancora nelle strutture, almeno in alcune regioni e soprattutto nei reparti ordinari: “Quello che possiamo dire è che nel breve e medio periodo le cose dal punto di vista sanitario peggioreranno. Stando ai dati aggiornati a oggi, ci sono 12 Regioni in cui si registra un aumento, specialmente nelle aree non critiche. L’Abruzzo, ad esempio, ha intorno al 20% dei ricoveri in area non critica e un andamento di debole crescita con oscillazioni, ma la curva è quasi piatta nelle terapie intensive. Poi c’è la Basilicata dove crescono entrambi i tipi di reparti ed è sopra il 25% per per quanto riguarda gli ordinari.”