> > Covid, gli oncologi: "La pandemia porterà a un'ondata dei casi avanzati a ca...

Covid, gli oncologi: "La pandemia porterà a un'ondata dei casi avanzati a causa dei ritardi"

oncologia covid

Gli oncologi lanciano l'allarme: a causa del Covid, ci sarà un'ondata di casi avanzati in oncologia per via dei ritardi dovuti dal focus sulla pandemia.

Gli oncologi lanciano l’allarme: a causa del Covid, ci sarà un’ondata di casi avanzati in oncologia per via dei ritardi dovuti dal focus sulla pandemia.

L’appello degli oncologi sull’aumento dei casi avanzati

Ormai la situazione legata ai tumori in fase avanzata sta diventando critica. La causa è dovuta al ritardo nelle diagnosi e alla sospensione di molti interventi chirurgici, per via della situazione Covid che ha occupato quasi la totalità delle enrgie ospedaliere negli ultimi 24 mesi.

A lanciare l’emergenza è l’Associazione italiana di oncologia medica fotografa:

«Serve subito un Recovery plan, ovvero un Piano di recupero dell’oncologia, per colmare i ritardi nell’assistenza. Senza un’adeguata programmazione, le oncologie non saranno in grado di affrontare l’ondata di casi in fase avanzata stimati nei prossimi mesi e anni».

La situazione oncologica in Italia

L’Associazione ricorda che il sistema di assistenza oncologica italiana ha fatto grossi passi in avanti e per questo non può fermarsi proprio ora. Nella Penisola sono attive 371 Oncologie, delle quali l’85% dispone anche di supporto psicologico.

Per quanto riguarda la definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali (PDTA), quasi l‘80% delle strutture ha una nutrizione clinica di riferimento.

Le criticità riguardano in particolare l’assistenza domiciliare oncologica, disponibile solo per il 68% dei centri.

I ritardi negli ultimi 2 anni

I dati di fine 2020 dicono che le nuove diagnosi di neoplasia si sono ridotte dell’11% rispetto al 2019, i nuovi trattamenti farmacologici del 13%, e gli interventi chirurgici del 18%. Gli screening per il tumore della mammella, della cervice uterina e del colon retto hanno registrato una riduzione di due milioni e mezzo di esami nel 2020 rispetto al 2019. 

In generale, dall’inizio della pandemia ad oggi, la stima è di circa 20.000 diagnosi oncologiche mancate a causa del convertimento dei reparti in zone Covid.