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Covid: indagine, 84% medici famiglia si è sentito 'abbandonato' da istituzioni

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Roma, 1 lug. (Adnkronos Salute) - Durante i mesi della pandemia l'84,7% dei medici di famiglia italiani "non si è sentito supportato e sostenuto dalle istituzioni sanitarie locali" e quasi 6 su 10 (il 58,4%) si sono detti "insoddisfatti dell'organizzazione della medic...

Roma, 1 lug. (Adnkronos Salute) – Durante i mesi della pandemia l'84,7% dei medici di famiglia italiani "non si è sentito supportato e sostenuto dalle istituzioni sanitarie locali" e quasi 6 su 10 (il 58,4%) si sono detti "insoddisfatti dell'organizzazione della medicina generale" nel proprio territorio durante la crisi sanitaria da Covid-19. E ancora: il 94,8% dice di "non sentirsi un eroe anche se il 27,4% dei cittadini li considera così". Sono alcuni dei dati emersi da un'indagine realizzata da Euromedia research e illustrata durante un evento organizzato a Roma in occasione dei 75 anni della fondazione della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale. La ricerca è stata condotta tra il 24 maggio e il 7 giugno su un campione di oltre mille medici di medicina generale italiani.

Nell'indagine, inoltre, il 62,1% ha dichiarato di essere riuscito a seguire i pazienti dall'inizio della pandemia attraverso nuove forme di contatto come mail e chat – prosegue l'indagine – Per il 41,2% c'è maggiore fiducia adesso da parte dei pazienti. Il 14,5% dice però di non averli potuti seguire come avrebbe voluto per la mancanza di dispositivi di protezione individuale.Il 53,4% è insoddisfatto dell'organizzazione della medicina generale nel territorio in cui opera. Si ritiene, invece, soddisfatto il 58,6% dei medici del Nord Est e il 57,4% di quelli del Centro. Più di 8 medici su 10 (l'83,7%) non si ritiene supportato dalle istituzioni sanitarie della propria regione o provincia.

Dall'indagine risulta, inoltre, che per il 92,5% dei medici le nuove tecnologie sono state importanti nel periodo della pandemia e per il 49,7% lo saranno anche in futuro per monitorare i pazienti. Il 31% dei medici (e il 38% dei professionisti under 40) ritiene che il proprio territorio abbia bisogno di una grande riforma della medicina generale.

Rimane fondamentale per i medici di medicina generale il rapporto di fiducia con i propri assistiti. Ne è convinto il 95,5% degli intervistati. In particolare per l'82,8% è molto importante. Per il 79% questo rapporto è mutato rispetto al passato. Il 14,1% ritiene che il mutamento sia legato alla tecnologia mentre il 60,3% per le nuove esigenze della società e il cambiamento del Ssn. Oltre la metà del campione (il 55,8%) lo ritiene un cambiamento negativo per la professione, conclude l'indagine.