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Covid Israele, epidemiologo Zarka: “Prepariamoci a somministrare una quarta dose di vaccino”

Israele

Il capo epidemiologo di Israele, Salman Zarka, ha dichiarato che il Paese dovrà prepararsi alla somministrazione di una quarta dose di vaccino Covid.

Il capo epidemiologo di Israele, Salman Zarka, ha rivelato che potrebbe essere necessaria una quarta dose di vaccino, per contrastare la diffusione del coronavirus.

Covid Israele, epidemiologo Zarka: “Somministreremo una quarta dose di vaccino”

In occasione di un’intervista rilasciata alla radio pubblica Kan, uno dei massimi esperti israeliani, incaricato di indirizzare le scelte relative alla pandemia, Salman Zarka, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’andamento dell’emergenza sanitaria e della campagna vaccinale nel Paese.

A questo proposito, infatti, l’epidemiologo ha spiegato: “Il SARS-CoV-2 è qui con noi e continuerà ad esserci, dobbiamo prepararci alla somministrazione di una quarta dose. Questa sarà la nostra vita d’ora in poi, a ondate”.

Una simile posizione era già stata espressa da Salman Zarka il mese scorso, durante in un’intervista pubblicata dal quotidiano The Times of Israel. In questa circostanza, aveva spiegato: “Se impariamo le lezioni date dalla quarta ondata, dobbiamo considerare la possibilità di successive ondate con le nuove varianti, come quella nuova dal Sud America – e aveva aggiunto –. E pensando a questo e alla diminuzione dei vaccini e degli anticorpi, sembra che ogni pochi mesi – potrebbe essere una volta all’anno o cinque o sei mesi – avremo bisogno di un’altra dose”.

Covid Israele, epidemiologo Zarka: modificare il vaccino per contrastare le varianti

In vista dei prossimi richiami, poi, Zarka ha rivelato che i sieri usati per i prossimi richiami vaccinali potrebbero essere modificati per essere resi maggiormente efficaci contro le ultime varianti individuate in circolazione.

Nel frattempo, a Israele, più di due milioni di cittadini hanno ricevuto la terza dose di vaccino anti-Covid con il medesimo farmaco usato per le prime due dosi e, pertanto, non modificato per contrastare la variante Delta. La mutazione dilaga nel Paese e ha provocato un vertiginoso aumento dei contagi nel corso degli ultimi giorni, registrando un nuovo record dall’inizio della pandemia. In questo contesto, circa il 90% dei nuovi pazienti Covid ricoverati o deceduti a causa dell’infezione erano vaccinati con due dosi di vaccino.

Commentando la situazione presente a Israele, l’epidemiologo Salman Zarka ha dichiarato: “Bisogna imparare dalla lezione che ci ha dato la variante Delta; in primavera dopo la prima vaccinazione pensavamo di avere sconfitto il virus ed essere tornati alla normalità invece è arrivata questa nuova mutazione. Adesso dobbiamo considerare l’arrivo di altre varianti, come quella nuova che proviene dal Sud America. Pensando a questo, e alla diminuzione dell’efficacia dei vaccini già dopo pochi mesi dalla somministrazione, avremo bisogno in continuazione di richiami. Nella migliore delle ipotesi uno ogni anno come si fa da sempre per l’influenza stagionale, ma forse per questo virus anche due volte l’anno, ogni cinque o sei mesi”.

L’esperto si è anche detto convinto che tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, il Paese sarà in grado di distribuire e inoculare nuovi vaccini sviluppati per contrastare l’azione delle varianti.

Covid Israele, epidemiologo Zarka: la questione “Green Pass”

Intanto, appena una settimana fa, il ministro della Salute israeliano Nitzan Horowitz ha dichiarato che il Green Pass avrà una scadenza di 6 mesi a partire dalla data in cui è avvenuta l’inoculazione della seconda o della terza dose. Il ministro ha sottolineato anche che alla terza dose seguirà l’iniezione di una quarta dose di vaccino, prevista già a partire dai prossimi mesi.

La decisone di procedere con la somministrazione di una quarta dose di vaccino è motivata principalmente dalla sempre più aggressiva diffusione delle nuove varianti Covid (specialmente la Delta) e dall’evidenza scientifica relativa al progressivo calo degli anticorpi e alla conseguenziale riduzione dell’efficacia del vaccino con il trascorrere dei mesi.