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Il presidente della Liguria Giovanni Toti ha espresso le sue perplessità riguardo alle attuali norme adottate dal governo contro la pandemia. Intervistato a Repubblica, Toti ha dichiarato: “Non moriremo di Covid ma del mare di regole, che in gran parte tra l’altro non sono applicate. Le norme sul Coronavirus sono come il sistema fiscale italiano”.
Covid, Toti: “Ricadute su ospedali non paragonabili a quelle del passato”
Circa la situazione della sanità, Giovanni Toti ha spiegato: “Le ricadute sugli ospedali dell’attuale ondata non sono neppure vagamente paragonabili a quelle del passato”. Ha tuttavia osservato: “Ciò che non viene bloccato dal Coronavirus rischia di essere fermato da una lunga serie di regole. La responsabilità è delle mediazioni politiche e della rigidità di un Cts che talvolta finge di non capire che il meglio è nemico del bene”.
Covid, Toti favorevole alle scuole aperte
Giovanni Toti si è detto d’accordo sul fatto che le scuole debbano rimanere aperte: “Mi sembra impossibile pensare di non riaprire la scuola, un’istituzione fondamentale del Paese, e tenere accessibile tutto il resto: campi di calcetto, palestre, pizzerie e stadi. Diamoci un ordine di priorità. Siamo in un Paese totalmente aperto”.
Covid, Toti sulla scuola: “Regole da seguire troppo complicate”
Giovanni Toti ha però tenuto ad aggiungere riguardo alla scuola, che non è possibile delegare controlli agli istituti: “Trasformeremo gli insegnanti e i presidi in dei cassazionisti. Le regole da seguire sono troppo complicate. Se vogliamo aprire il Paese dobbiamo considerare il Covid come una malattia che circola e quindi bisogna smettere di seguire gli asintomatici e dedicarci solo ai sintomatici”.