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Covid, tracce di virus su carrelli e Pos del supermercato

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Quasi un supermercato su cinque è irregolare: la fotografia che emerge dalle verifiche dei Nas. Tracce di Covid su Pos, carrelli e tastiere

Nonostante sia passato più di un anno dalla comparsa del Covid nel nostro Paese, sono diverse le falle nei metodi di protezione dal virus che permettono la facilità di trasmissione. Nei supermercati, in particolare, sono state trovate tracce del virus su diversi oggetti.

Covid al supermercato, le verifiche

Guanti e mascherina, oltre alla lista della spesa. Da più di un anno, ormai, gli italiani vanno a fare la spesa muniti di dispositivi di protezione per proteggersi dal Covid che, stando a recenti verifiche, può trovarsi su carrelli, Pos e altri oggetti di uso comune che si trovano nei supermercati. Dalla campagna di verifiche effettuata dai Carabinieri Nas emerge una fotografia molto chiara: quasi un supermercato su cinque è irregolare nel rispettare le misure di sicurezza per prevenire la diffusione del virus. Per accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione, i Nas hanno esaminato 981 esercizi tra quelli di maggiore afflusso. Le irregolarità sono state rilevate presso 173 supermercati, pari al 18% del totale. Immediata, poi, la sospensione nei confronti di 12 esercizi commerciali.

Covid al supermercato su carrelli e Pos

Durante le operazioni di controllo, i Nas hanno rilevato tracce di Covid in 18 casi: il virus era presente su carrelli e cestini, bilance per pesare frutta e verdura, strumenti per la lettura automatica dei prodotti e tastiere per il pagamento bancomat e Pos. Sempre nel comunicato rilasciato dai Nas, sono state contestate 226 irregolarità, di cui 39 riconducibili a mancanze igieniche. La verifica dei Nas ha anche riscontrato, in diversi casi, il malfunzionamento o l’assenza dei dispenser per l’igienizzazione delle mani e il mancato rispetto delle distanze tra persone.

Covid al supermercato, parla Coldiretti

Da parte di Coldiretti è arrivato un commento sui dati dell’operazione: “Occorre evitare inutili allarmismi alzando il livello di sicurezza per operatori e consumatori con l’obiettivo di assicurare continuità degli approvvigionamenti alimentari che in Italia nonostante le difficoltà durante l’emergenza Covid non si sono mai interrotti”. Intanto i controlli dei Nas sembrano confermare il timore dei lavoratori nei supermercati, preoccupati per il rischio contagio. I lavoratori del settore, infatti, sono tornati nuovamente a chiedere di essere inseriti nelle categorie prioritarie per la somministrazione del vaccino anti-Covid.