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Il contesto del crollo del ponte Morandi
Il crollo del ponte Morandi, avvenuto il , ha segnato una delle più gravi tragedie infrastrutturali in Italia, con 43 vittime e numerosi feriti. Questo evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture autostradali e sulla responsabilità delle aziende coinvolte nella loro gestione. A seguito di questo disastro, è stato avviato un processo che ha visto coinvolti diversi attori, tra cui le società Autostrade per l’Italia (Aspi) e Spea, nonché il ministero delle Infrastrutture.
Le recenti decisioni del collegio giudicante
Di recente, il collegio giudicante ha stabilito che né le società Autostrade né Spea possono essere citate come responsabili civili nel processo. Questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti, poiché molti si aspettavano che le aziende avessero una parte di responsabilità nel risarcimento dei danni causati dal crollo. Il Comitato ricordo vittime del ponte Morandi, insieme ad alcuni comuni liguri, è stato ammesso come parte offesa, mentre sindacati e associazioni dei consumatori sono stati esclusi dal processo.
Le accuse e gli imputati
Attualmente, sono 46 le persone imputate nel processo, tra cui l’ex amministratore delegato di Aspi, Giovanni Castellucci, attualmente in carcere per la condanna legata alla strage del bus di Avellino. Le accuse mosse contro gli imputati comprendono reati gravi come falso, frode e attentato alla sicurezza dei trasporti. Le indagini hanno rivelato che i report sullo stato dei viadotti erano stati ammorbiditi per evitare lavori di manutenzione necessari, mettendo a rischio la sicurezza degli utenti della strada.
Le conseguenze delle indagini
Le indagini, condotte dalla guardia di finanza e coordinate dai pubblici ministeri Stefano Puppo e Walter Cotugno, hanno portato alla luce una serie di irregolarità. È emerso che le barriere fonoassorbenti installate su alcuni tratti autostradali erano difettose e non rispettavano gli standard di sicurezza. Un indagato ha addirittura rivelato in una conversazione telefonica che queste barriere erano “attaccate con il Vinavil”, evidenziando la gravità della situazione. La questione della sicurezza delle infrastrutture autostradali è diventata un tema centrale nel dibattito pubblico, spingendo le autorità a riconsiderare le normative e i controlli in materia.