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Urbania: moglie di un arrestato si suicida

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Il marito viene arrestato, la donna non regge la pressione e si toglie la vita buttandosi da un ponte. E' successo a Urbania, nelle Marche.

Il marito era stato arrestato per tangenti qualche giorno prima. Il corpo della donna è stato ritrovato in un fiume, dove è caduto dopo un volo di 25 metri. Anche la donna era indagata come concorrente morale per le accuse al marito.

Il marito è indagato, lei si suicida

Nel pomeriggio di lunedì 8 ottobre, attorno alle 14, un passante ha dato l’allarme. C’era il corpo di una donna nel fiume. Il fatto è avvenuto a Urbania, nel fiume Metauro. I soccorsi sono intervenuti
immediatamente e il Vigili del fuoco hanno recuperato il corpo ormai esanime. Per la donna non c’è stato nulla da fare. La caduta di 25 metri non le ha lasciato scampo. La vittima è stata successivamente identificata, si tratta di una quarantacinquenne. La donna era sposata con il funzionario pubblico in servizio presso l’Unione Montana Alto Metauro, arrestato qualche giorno prima. L’uomo era indagato per tangenti, e la moglie era indagata a sua volta come concorrente morale per le accuse a carico del marito. La notizia dell’arresto aveva fatto molto rumore nella zona.

La donna era coinvolta nelle indagini

Dopo l’arresto del marito, anche la donna era stata indagata come concorrente morale per le accuse del marito. L’uomo avrebbe agito sotto le pressioni della moglie la quale lo avrebbe invitato a farsi pagare profumatamente per dei favori che avrebbe potuto far ottenere a diversi imprenditori. Il meccanismo era semplice: il funzionario girava di sede in sede riscuotendo le mazzette e intascandole. Il tutto avveniva con cadenza mensile. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, inoltre, la moglie faceva pressioni sull’uomo perché si facesse rispettare per il ruolo che ricoperto. L’accusa nei confronti della donna era quindi quella di aver favorito questo meccanismo non denunciando il fatto.