> > Sicilia, terremoto di magnitudo 3.4 a Biancavilla Etnea

Sicilia, terremoto di magnitudo 3.4 a Biancavilla Etnea

Terremoto in Sicilia, magnitudo 3.4

Una scossa di magnitudo 3.4 è stata registrata in Sicilia, a poca distanza da Biancavilla Etnea (Catania). Tanta paura ma nessun danno.

La terra continua a tremare in Sicilia. Alle ore 23.08 un terremoto di magnitudo 3.4 sulla scala Richter è stato registrato a un chilometro da Biancavilla Etnea, in provincia di Catania. La Sala Operativa catanese INGV-OE ha localizzato l’ipocentro del sisma a una profondità di 4 chilometri sotto la crosta terrestre. Diversi i comuni i cui abitanti hanno avvertito la scossa, tra cui Santa Maria di Licodia, Ragalna, Belpasso, Adrano e Paternò. Colpiti anche Centuripe e Catenanuova in provincia di Enna, Nicolosi, Gravina e Vagrande in provincia di Catania.

Terremoto a Biancavilla, i cittadini dormono in strada

Al momento non sono stati resi noti danni a persone o a cose. Ma è tanta la paura a Biancavilla, dove molte persone hanno scelto di trascorrere la notte in auto, sulla strada SP 80, per evitare il rischio di eventuali crolli all’interno delle abitazioni.

Nella provincia di Catania, l’INGV ha registrato altre scosse di terremoto nella giornata del 9 ottobre. Lo sciame sismico è iniziato alle ore 00.09, con una scossa di magnitudo 2.0 a Milo. Altri tre lievi sismi (alle 07.24, 07.26 e 07.48) si sono verificati a Ragalna, di magnitudo 2.2, 2.0 e 2.4. Quella di Biancavilla delle 23.08 è la scossa più intensa.

Resta alta l’allerta in tutti i comuni del catanese. Angelo D’Agate, sindaco di Adrano, ha dichiarato sui social network che le scosse sismiche non hanno provocato danni strutturali agli edifici. L’amministrazione comunale ha comunque deciso di chiudere le scuole per l’intera giornata del 10 ottobre al fine di eseguire controlli e accertamenti.

Continuano le scosse in Sicilia

Alle ore 2.39 del 6 ottobre la provincia di Catania è stata interessata da una scossa di magnitudo 4.6. L’epicentro è stato localizzato a 2 chilometri da Santa Maria di Licodia e da Paternò, a una profondità di 9 chilometri. Poche ore dopo, la terra ha ripreso a tremare. L’ipocentro del secondo sisma, di magnitudo 2.5, si trovava a solo 1 chilometro di profondità.