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Brindisi, ronde razziste: picchiati due migranti

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Due migranti sono stati picchiati a Brindisi. Una terza aggressione è stata sventata da un cittadino. Si tratterebbe di ronde razziste.

Due migranti sono stati aggrediti a Brindisi. Si tratta di un ghanese e un senegalese. Entrambi sono stati picchiati per strada. Una terza aggressione è stata sventata da un cittadino che ha chiamato la Polizia mettendo in fuga gli aggressori.

Ronde razziste a Brindisi

Una serie di aggressioni sono state messe a segno a Brindisi. Due migranti sono stati picchiati nella cittadina pugliese. La prima vittima è Elija K, segretario della comunità cittadina del Ghana. L’uomo risiede a Brindisi da molti anni ed è uno stimato lavoratore. Sono stati in due ad avventarsi sul giovane, mentre stava andando al lavoro. I medici hanno stimato per lui una prognosi di 30 giorni.

Diversa la sorte della seconda vittima. Si tratta di un ragazzo senegalese residente nel dormitorio della città. Un gruppetto di 5 persone lo si è avventato su di lui mentre stava raggiungendo la Caritas cittadina. Il ragazzo è stato aggredito con delle mazze da baseball riportando diverse ferite, soprattutto alla testa.

Una terza aggressione invece è stata sventata grazie ad un passante che dopo aver dato dei razzisti agli aggressori, ha allertato le forze dell’ordine, mettendoli così in fuga.

Stando alle prime ipotesi, sembra che le aggressioni siano avvenute la stessa sera (il 19 ottobre, ndr) in cui una minore è stata violentata da tre uomini in maschera, probabilmente extracomunitari e un migrante ha danneggiato alcune auto in sosta. Potrebbe quindi trattarsi di una vendetta nei confronti dei migranti.

Le testimonianze delle due vittime sono al vaglio degli inquirenti che si occuperanno di fare chiarezza sull’accaduto. Purtroppo non è ancora chiaro se ci siano stati altri casi di ronde anti-migranti in città.

La denuncia del “Forum”

La condanna per l’accaduto è arrivata dal “Forum provinciale per cambiare l’ordine delle cose” di Brindisi. “Il Forum esprime la sua piena solidarietà a Elija e al ragazzo del Senegal, per la brutale
aggressione subita”, si legge nel comunicato, che continua “Il Forum censura ogni forma di violenza e il clima razzista creatosi in città. Abbiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura affinchè siano individuati i colpevoli di questa violenza. Noi non vogliamo che razzismo e xenofobia crescano nella società e nelle democrazie europee”. Il comunicato si conclude poi con una promessa per il futuro: “Vogliamo lavorare tutti insieme per far crescere e condividere diritti e opportunità per la costruzione quotidiana di una società sempre più aperta e solidale”.