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Vicenza, arrestato 43enne per l'omicidio dell'ex moglie

omicidio

Chiama i soccorsi e racconta che la ex moglie si è sparata alla nuca. Dopo nove giorni l'uomo viene arrestato con l'accusa di omicidio.

Dopo nove giorni dalla morte di Anna Filomena Barretta, cassiera di 42 anni, i carabinieri fermano per omicidio l’ex marito, la guardia giurata Angelo Lavarra. Era stato il 43enne a chiamare i soccorsi, raccontando che la donna si era sparata un colpo alla nuca. I Ris di Parma però hanno appurato che al momento della morte Anna Filomena stava dormendo.

Omicidio mascherato da suicidio

Anna Filomena Barretta, 42 anni, il 20 novembre 2018 era stata ritrovata senza vita nella propria camera da letto in un appartamento di Marano Vicentino. La donna presentava un colpo d’arma da fuoco alla testa. In un primo momento si era ipotizzato il suicidio, ma questa versione non ha convinto del tutto il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e della Compagnia di Thiene, coadiuvato dai militari del Ris di Parma.

I Carabinieri hanno così continuato ad indagare sulla dinamica del delitto, arrivando ad accertare che quando è stato esploso il colpo di pistola Anna Filomena stava dormendo. All’alba di giovedì 29 novembre 2018 è scattata quindi la misura cautelare in carcere per Angelo Lavarra, l’ex marito della vittima. I due si erano separati da appena un mese ma il 43enne continuava a vivere ancora in casa con Anna Filomena.

La mattina della tragedia l’uomo, guardia giurata, ha raccontato di aver sentito il colpo d’arma da fuoco provenire dalla camera da letto e di aver chiamato subito i soccorsi. Stando al racconto di Lavarra, lui avrebbe dormito in salotto dopo un’accesa lite con la moglie, con cui era sposato da venti anni. L’uomo aveva riferito di aver spiegato in passato alla donna come si caricava la semiautomatica che aveva in dotazione per lavoro. Versione però che non ha convinto fin da subito gli inquirenti. Sarà il Gip ora a valutare gli elementi probatori raccolti contro Angelo Lavarro, accusato di omicidio, ed eventualmente a convalidare il provvedimento restrittivo.