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Terremoto in Sicilia, aumenta il numero degli sfollati

Terremoto in Sicilia, aumenta il numero degli sfollati

In Sicilia aumenta il numero degli sfollati. In tanti hanno abbandonato le proprie case: le scosse stanno continuando.

Aumenta il numero degli sfollati. La paura dei cittadini siciliani per le violenti scosse della notte di Santo Stefano ha fatto desistere molte famiglie dal rientrare a casa. In tanti hanno preferito affrontare il gelo delle notti in auto, piuttosto di correre rischi durante le ore di sonno. Negli alberghi delle zone limitrofe, il numero di prenotazioni è aumentato, con altre 60 persone che hanno chiesto una stanza in un hotel della zona.

Le scosse continuano

Intanto le scosse stanno calando di intensità. I rilevamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno segnalato che le scosse di terremoto stanno diminuendo d’intensità. L’epicentro resta la cittadina di Zafferana Etnea, ma i fenomeni sismici sono sempre meno violenti. L’ultimo ha toccato i 2 magnitudo, il più intenso delle ultime ore. La gente, però, ha paura. Molti residenti della zona hanno abbandonato le proprie case, per timore di essere sorpresi dal sisma nella notte. Sono aumentate le persone che hanno chiesto una stanza negli alberghi della zona, ma altrettante che – temendo nuovi crolli – hanno deciso di passare le notti in auto.

Il crollo di Sant’Emidio

La violenza del sisma ha avuto la meglio anche su Sant’Emidio. La statua del santo, eretta a Pennisi, frazione di Acireale, è crollata a seguito delle violenti scosse. L’immagine del monumento in pezzi è diventata subito virale in rete e eletta a emblema della tragedia del terremoto. Motivo? Il Santo è ricordato con l’appellativo di Protettore dai terremoti, secondo una leggenda per cui la sua sola presenza ha garantito la salvezza dal terremoto ad Ascoli Piceno, la città di cui è il patrono.