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Massa, baby gang tenta omicidio: arrestati tre ragazzi

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I membri della baby gang accusata di aver tentato di uccidere un ragazzino sono stati arrestati, uno è in carcere gli altri ai domiciliari.

Tre ragazzi giovanissimi sono ritenuti responsabili di un vero e proprio tentato omicidio a Massa Carrara in Toscana. Due minorenni e uno appena maggiorenne avrebbero attirato in un parchetto pubblico un quarto ragazzo colpevole di aver tentato di conquistare una ragazzina che era impegnata con un ragazzo appartenente alla baby gang. Questi tre, dopo aver circondato la vittima avrebbero iniziato a picchiare il ragazzino, con calci e pugni in ogni parte del corpo. Il maggiorenne inoltre avrebbe estratto la lama di un temperino, provocando una ferita di 10 centimetri seppur superficiale all’altezza della gola del ragazzo. L’intera aggressione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del parco, grazie alle quali la polizia è riuscita a risalire ai tre giovani.

La futile aggressione

Al termine del pestaggio i tre aggressori avrebbero lasciato il ragazzino sanguinante nel parchetto, dove con le ultime forze sarebbe riuscito a dare l’allarme ai genitori. Arrivato in ospedale dopo aver ricevuto le cure mediche avrebbe subito sporto denuncia ai carabinieri . Le autorità aiutate dalle parole del ragazzo e dalle riprese delle telecamere di sicurezza sono riusciti a risalire ai tre ragazzi che stando alle dichiarazioni, non avrebbero legami con il ragazzo picchiato. Dopo le prime indagini è emerso che ogni membro della “baby gang” ha alle spalle situazioni famigliari al limite del credibile, con casi di droga e violenza. L’agguato sarebbe stato organizzato quindi sui social, infatti un membro del gruppo che ha organizzato l’aggressione avrebbe invitato il ragazzo a raggiungerli al parchetto tramite un messaggio su Facebook. L’aggressione si sarebbe consumata in una zona della pineta di Marina di Massa.

Un ragazzo è finito in carcere

La causa dell’aggressione stando alle affermazioni dei tre ragazzi sarebbe avvenuta a causa delle avance del ragazzino nei confronti di una ragazza che faceva parte del gruppo dei tre. Tutti i tre ragazzi sono stati arrestati poco dopo le dichiarazioni del ragazzo in ospedale dalla squadra mobile. Dei tre, uno è stato incarcerato al carcere minorile di Torino, gli altri due invece entrambi maggiorenni (uno lo è diventato pochissimo tempo fa) sono agli arresti domiciliari.