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Roma, pazienti nei corridoi del Policlinico Tor Vergata

Pazienti in corridoio al Policlinico Tor Vergata

Un video mostra diversi pazienti nei corridoi dell'ospedale romano: non c'è posto nei reparti a causa dell'emergenza influenzale.

È allarmante il livello di sovraffollamento raggiunto negli ospedali italiani, soprattutto nei mesi più freddi, dove il numero di pazienti cresce enormemente a causa dell’annuale ondata di influenza. Il Policlinico Tor Vergata di Roma sembra non fare eccezione. In un video pubblicato dal Fatto quotidiano, si vedono numerose barelle posizionate nei corridoi dell’ospedale. Si tratta di ben 71 pazienti, “parcheggiati” in un’area denominata Osservazione breve intensiva (Obi). In questa zona, situata all’interno del pronto soccorso, i malati dovrebbero sostare per un massimo di 24 ore prima di essere dimessi o trasferiti in reparto. Ma tra le corsie dell’Obi oltre 70 persone aspettano da oltre una settimana. Ad assisterli, secondo quanto riportato dal Fatto, solo un medico specializzando e due infermieri. Il video del Fatto quotidiano

La smentita del Policlinico

Smentiamo in modo categorico le affermazioni apparse su alcuni organi di stampa relativi all’assenza dei medici al pronto soccorso nella notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio”, si legge nella replica giunta dall’ufficio stampa del Tor Vergata. “[Le accuse] sono totalmente infondate e offensive nei confronti degli oltre 100 operatori tra medici, infermieri e operatori di supporto che lavorano con impegno e abnegazione nell’area dell’emergenza unitamente ai consulenti delle varie unità specialistiche. L’azienda sta valutando con i propri legali il modo migliore di tutelare il loro lavoro e la reputazione dell’Ente”.

Secondo il comunicato, “nella notte del 31 gennaio erano presenti cinque medici, uno specializzando con il suo tutor, otto infermieri, un operatore sanitario e due ausiliari. Solo nell’ultimo mese gli accessi al PS sono stati 4.156, con una media giornaliera di 138 accessi al giorno con punte fino a 179 soprattutto in questo periodo, in cui i picchi influenzali colpiscono in modo particolare la popolazione anziana, più fragile, ma si tratta di un fatto che riguarda tutte le strutture ospedaliere italiane. Da tenere conto inoltre che in media quasi il 65% degli accessi al Pronto soccorso sono codici bianchi o verdi, cioè non urgenti”.

Emergenza influenzale

Proprio per far fronte “all’inevitabile aumento degli accessi dovuti al picco influenzale abbiamo potenziato l’organico inserendo un medico in più quasi ogni giorno e notte, nonostante la grave mancanza dei medici d’urgenza causata da una programmazione nazionale carente. Il Servizio sanitario nazionale sta affrontando una crisi generale dovuta da un lato a una richiesta sempre più pressante di una popolazione sempre più anziana e fragile e dall’altro dal sottofinanziamento rispetto agli altri paesi europei. Il policlinico Tor Vergata gestisce ogni anno oltre 48.000 accessi, servendo come Pronto soccorso un bacino d’utenza di 800.000 abitanti e come hub della rete per la stroke unit 1.800.000 persone”.