Giorgio Meroni Mistero a Modena. Mercoledì 6 febbraio il corpo privo di vita e carbonizzato di una donna è stato scoperto all’interno di un’automobile parcheggiata vicino all’inceneritore, in via Cavazza. Lo ha trovato un carabiniere in borghese. L’uomo non era in servizio e intorno alle 11 ha notato qualcosa di strano, nello specifico il fumo provenire dalla vettura. Così si è avvicinato al mezzo e ha visto il cadavere. Lo riferisce Fanpage.
I rilievi
Il carabiniere ha lanciato quindi l’allarme e sul luogo sono subito giunti i Vigili del Fuoco insieme ai soccorritori del 118. Sul posto anche la squadra mobile della Polizia. Si cerca di ricostruire quanto accaduto con i rilievi svolti dalla Polizia Scientifica, sia sull’auto sia sull’area nella quale è stata individuata. In particolare il mezzo era in una zona isolata, nei pressi dei binari della ferrovia, dove viene raccolto materiale per la manutenzione dei treni.
Le prime informazioni
Stando alle prime indiscrezioni il corpo dovrebbe essere di una donna di circa 30 anni, di origine marocchina, che da tempo viveva a Modena. Nessuna ipotesi viene al momento esclusa dagli inquirenti: potrebbe essersi trattato anche di un omicidio. Questa pista potrebbe essere battuta più di altre. Lo dimostrerebbe infatti la presenza del Procuratore Capo Lucia Musti (oltre al magistrato Monica Bombana) secondo quanto riporta la Gazzetta di Modena. Il corpo della donna era sul sedile posteriore dal lato del guidatore. Dentro l’auto, una Nissan Juke, le forze dell’ordine hanno rinvenuto anche una bottiglietta. Resta ancora da stabilire se contenesse liquido infiammabile o meno.
