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Sicilia, scatta la protesta dei pastori: "Noi come i colleghi sardi"

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Scatta la protesta dei pastori per il prezzo del latte anche in Sicilia. 3000 litri di latte versato nel trapanese. Previste altre manifestazioni.

Scatta la rivolta dei pastori anche in Sicilia, nella provincia di Trapani. L’adunata, avvenuta questa mattina, vede un centinaio di allevatori provenienti da tutta l’isola protestare contro la prezzatura di un prodotto prezioso, indispensabile, ma drammaticamente sottopagato. Come riporta La Sicilia, i pastori si sono ritrovati a Poggioreale, nel trapanese, per poi recarsi lungo la statale 624 Palermo-Sciacca e rovesciare circa tremila litri di latte. Lo stesso genere di protesta è stata organizzata nella provincia di Enna dove i protestati hanno bloccato l’ingresso a una galleria.

“Si rivedano i costi del latte”

Gli allevatori, che domani manifesteranno anche nella zona di Ragusa, chiedono che i prezzi del latte siano rivisti e ritoccati al rialzo anche in Sicilia e preparano una serie di manifestazioni con annesso rovesciamento di latte sull’asfalto. Parla Domenico Bavetta, portavoce della protesta: “Abbiamo gli stessi problemi dei nostri colleghi sardi con il nostro latte viene fatto il pecorino romano, eppure il nostro prodotto viene pagato pochissimo, appena tra i 62 e i 67 centesimi, mentre dall’altro lato il latte in polvere viene importato dall’estero”.

“La ribellione ha raggiunto la Sicilia”

Ad occuparsi della questione, in prima linea troviamo il senatore Davide Faraone del Partito Democratico: “La ribellione contro il prezzo del latte, partita dalla Sardegna è arrivata anche in Sicilia, dove i pastori esasperati hanno iniziato ad aprire i rubinetti delle vasche e rovesciare i bidoni”. E ancora “Il latte siciliano, al pari di quello sardo, non può essere penalizzato dai flussi commerciali esteri e da chi abusa della propria forza contrattuale superiore, ed è per questo che appare fondamentale e giusto consentire anche ai piccoli allevatori una adeguata e incisiva partecipazione alle scelte del mercato”.