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Taranto, anziano ucciso da baby gang: spuntano video e messaggi

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Spuntano video e chat whatsapp della baby gang che ha pestato per mesi e infine, con buone probabilità, ucciso di botte un anziano di 66 anni.

“Miliardi di persone ci sono e vieni sempre da me“. Così Antonio Stano, il 66enne pestato a morte da una baby gang a Manduria, nella provincia di Taranto, provava a chiedere (in uno dei video degli aggressori) il perché delle continue aggressioni subite dai ragazzi: nessuno però, gli ha dato una risposta, se non con le botte, tante botte, finendo forse per ucciderlo.

Chat e video della violenza

Nei video girati dai suoi stessi tormentatori, si vede bene l’uomo che viene colpito ripetute volte davanti casa e insultato; botte e soprusi che alla fine, forse, lo hanno ucciso, dopo averlo tormentato per lungo tempo.”Che facciamo oggi? stasera sciamu tutti dallu pacciu… andiamo tutti dal pazzo“, queste le parole dei giovani in una chat whatsapp chiamata “gli orfanelli“: foto, video, audio finivano infatti tutti in quel gruppo chiuso. Un giorno Stano, che era affetto da disturbo psichico, viene picchiato con una scopa, tutti ridono in diretta nella chat e uno di loro scrive: “Come lo avete combinato il pazzo?”.

L’accusa di omicidio

Antonio è morto domenica 21 aprile per un’emorragia interna causata forse da quelle ripetute percosse subite dai quattordici ragazzi, di cui solo due maggiorenni. Ora, gli stessi sono accusati a vario titolo di omicidio preterinenzionale, stalking e rapina. Il 66enne non usciva più di casa dalla paura infatti, mentre i soprusi venivano fatti unicamente “per passare il tempo, per ridere” ha spiegato un 17enne coinvolto. La polizia, che ha aperto un inchiesta, sarebbe stata allertata solo all’inizio di aprile.