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Campobasso, rivolta in carcere: i detenuti incendiano materassi

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Ventotto detenuti si sono barricati all'interno del carcere e hanno incendiato dei materassi.

Prima si sono barricati dentro il carcere, poi hanno dato fuoco ai materassi. È la protesta di 28 detenuti avvenuta ieri, Mercoledì 22 maggio, in una struttura penitenziaria di Campobasso. La situazione, si apprende dalle forze dell’ordine, è sempre stata sotto controllo. Sul luogo si è recato anche il procuratore capo di Campobasso, Nicola d’Angelo, per seguire in prima persona il susseguirsi degli eventi.

Le ragioni della protesta

A spiegare le probabili ragioni della protesta è stato Aldo di Giacomo, segretario del SSP, il sindacato degli agenti penitenziari: “Alla radice della protesta potrebbero esserci problemi con la riduzione di alcuni benefici, quali telefonate ed altro”. Anche il tristemente noto problema del sovraffollamento delle carceri pare essere all’origine della rivolta. Alcuni detenuti del secondo settore, infatti, avrebbero dormito con i materassi per terra nei giorni precedenti.

Altri casi

Le proteste o gli episodi di violenza nelle carceri italiani non sono certo una novità. Il 19 aprile scorso, nel carcere di Larino, Molise, un detenuto marocchino trentenne tossicodipendente aveva dato in escandescenza, appiccando un incendio nella sua stanza e aggredendo gli agenti di polizia penitenziaria. Non una protesta organizzata come quella di Campobasso, ma un gesto estemporaneo di un singolo, che aiuta però a capire le condizioni in cui si trovano i detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria, a stretto contatto con realtà spesso al limite. A parlare allora fu un altro sindacato di polizia penitenziaria, l’USPP-UGL, che ricordò come “la polizia penitenziaria opera ad alto rischio ogni giorno”