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Puglia, affitto a 4000 euro e insulti: "Lei è un morto di fame"

turisti puglia

"Lei non sa cosa le sto offrendo. La sua foto farà il giro di tutta Gallipoli". Così un operatore turistico avrebbe risposto ad un turista.

“Lo scorso anno abbiamo affittato la stessa abitazione a una coppia di Milano per 15 mila euro. Non può permettersi i 4 mila? Lei è un morto di fame, la sua foto farà il giro di tutta Gallipoli in pochi minuti”. Sarebbe questa la frase pronunciata da un operatore turistico salentino ai danni di un turista che stava cercando una sistemazione in Puglia per la prossima estate. Sembra che il turista, che ha raccontato la sua storia a Nuovo Quotidiano di Puglia, fosse alla ricerca di una casa vicino al mare per trascorrere le vacanza con la famiglia. Di fronte ad alcune proposte giudicate eccessivamente costose, avrebbe però mostrato qualche critica, ricevendo di tutta risposta una pioggia di insulti: “Lei è un ignorante, non ha capito cosa le sto offrendo“.

Turisti in fuga dalla Puglia

Quest’ultimo episodio non fa altro che complicare la già difficile situazione che il Salento è chiamato ad affrontare, complice la forte concorrenza di Grecia, Turchia, Spagna ed Egitto. Sembra che i vicini, offrano infatti molti più servizi in spiaggia, come ad esempio bevande servite sotto l’ombrellone, e prezzi molto più bassi. Da quanto rilevato da Il Sole24Ore, la durata media delle vacanze al mare scenderà sotto i 10 giorni, e il 67,8% risulterebbe disposto a cambiare destinazione all’ultimo in caso di offerte alle quali è difficile rinunciare. Per il 38% delle famiglie, infatti, l’ago della bilancia per la scelta della destinazione sarà il prezzo.

Rincaro dei prezzi

Un’indagine pubblicata sempre dal quotidiano di Confindustria, mostra inoltre come gli albergatori del sud abbiano rincarato i prezzi del +4,1%. Villaggi turistici e campeggi hanno invece applicato un +4,3%, mentre le altre strutture ricettive (b&b, agriturismi, appartamenti e ostelli) hanno rincarato del +5,5%. I servizi sul litorale subiranno invece un aumento complessivo che si attesta attorno al 2,1%. Gli esperti però, precisano che aumentare i prezzi non è certo una tattica che porterà al recupero dei mancati guadagni per la clientela persa.