Ha massacrato di botte un portantino nella sala d’attesa del Policlinico Umberto I di Roma. E’ questo l’atto di cui si è reso protagonista un nigeriano, Alukwe Okecku, che era stato processato per direttissima il giorno precedente. Sull’uomo pende un decreto d espulsione, nonchè accuse per lesione e violenza sessuale. Era stato processato per resistenza a pubblico ufficiale, ma il giudice aveva deciso non mandarlo in carcere, come richiesto dal pm. Il 48enne risulta ora latitante.
L’aggressione
La furia dell’uomo è esplosa della sala d’attesa del policlinico. Senza motivo Okacke avrebbe iniziato a picchiare un portantino sferrando otto pugni. Il ragazzo ha cercato di difendersi senza però riuscirci, e dopo diversi colpi ricevuti è crollato a terra. Il nigeriano a quel punto lo ha sollevato per poi sbatterlo di nuovo sul pavimento con violenza. In aiuto del portantino è intervenuto un medico, mentre il 48enne si è dato alla fuga.
Era detenuto a Velletri
Il 48enne era detenuto al carcere di Velletri, dove aveva appena terminato di scontare una condanna a un anno e 4 mesi per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e violenza sessuale. Su di lui pendeva però un decreto di espulsione, motivo per il quale i carabinieri lo hanno preso in carico per portarlo al centro di permanenza per i rimpatri a Potenza. Durante il viaggio però, l’uomo avrebbe dato in escandescenza sputando e cercando di far sbandare la macchina. I militari hanno quindi chiamato rinforzi, decidendo poi di contestargli la resistenza e le lesioni. Okecku ha dunque passato la notte in cella, dimenandosi e procurandosi una ferita alla testa. E’ questo il motivo per cui in mattinata è stato accompagnato al Policlinico.