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Vladimir Luxuria e Asia Argento si baciano sul palco del Gay Pride

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Secondo gli organizzatori quest'anno, 25esimo anniversario del primo Pride italiano, si sono riunite a Roma oltre 700mila persone da tutt'Italia.

È stata una parata del Pride densa di significati quella tenutasi a Roma e in altre città italiane nella giornata dell’8 giugno. Oggi si festeggiavano infatti i 25 anni dal primo Pride italiano ed il 50esimo anniversario del Moti di Stonewall del 1969, solitamente considerati l’atto di nascita del movimento di liberazione omosessuale. Secondo gli organizzatori, quest’anno a Roma si sono riunite oltre 700mila persone da tutt’Italia.

Le parole di Gianfranco Goretti

Tra gli interventi succedutisi sul palco del Pride romano è stato senza dubbio significativo quello del presidente di Famiglie Arcobaleno Gianfranco Goretti. In un’aperta critica ai membri di questo governo Goretti ha infatti affermato: “Noi non chiediamo diritti ma doveri. I nostri bambini non hanno riconoscimento, noi invece vogliamo essere inchiodati alle nostre responsabilità genitoriali”. Goretti ha poi sottolineato come con l’attuale esecutivo “l’attacco alle famiglie arcobaleno c’è stato fin da subito, con il ministro Fontana e con il decreto sul ripristino di ‘mamma e papà’ sui documenti”.

Non dissimili le parole del portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo, che ha invitato il governo a: “portare in aula al più presto almeno la proposta di legge contro l’omofobia presentata dalla stessa maggioranza”.

Bacio tra Luxuria e Asia Argento

Durante la festa non sono mancati però anche momenti di leggerezza, come quello del bacio saffico tra Vladimir Luxuria e Asia Argento. Un segnale di apparente riconciliazione quindi, dopo le polemiche che erano intercorse qualche tempo fa riguardo le diverse opinioni delle due donne in merito al caso Weinstein.

Scesa dal palco, la stessa Luxuria ha poi ribadito il suo concetto di Pride, come movimento inclusivo che abbraccia non solo la comunità Lgbt, ma tutti coloro che sentono di farne parte: “Posso dire che prima ancora di dichiararmi orgogliosa di essere gay, lesbica, trans oggi siamo cui per essere orgogliosi di essere umani, di restare umani. Perchè oggi siamo qui a ribadire che essere umano significa non respingere nessuno, significa salvare le vite umane, significa credere che una vita umana è più importante di una merce da difendere”.