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Omicidio Motta Visconti, Carlo Lissi consegue la laurea in Filosofia

carlo lissi

A 5 anni di distanza dal triplice omicidio, Carlo Lissi ha deciso di "arrivare alle radici" del male: conseguirà una laurea in filosofia in carcere.

Nel 2014 aveva sterminato la sua famiglia e sua moglie e si era costruito un alibi per nascondere l’omicidio. A distanza di 5 anni, però, Carlo Lissi si è laureato in carcere: “Voglio provare ad arrivare alle radici” ha spiegato. All’età di 37 anni, infatti, è pronto a ricevere il titolo di Dottore in Filosofia. Era uno dei suoi sogni prima dell’ergastolo per l’omicidio di Motta Visconti, ora diventerà realtà.

Carlo Lissi laureato

Il pluriomicida di Motta Visconti è quasi pronto per conseguire la laurea in Filosofia. Pur non diffondendo il titolo della sua tesi, sostiene che il contenuto sia la cosa importante. Il suo legale, Corrado Limentani, racconta di una condotta carceraria da modello: un uomo educato, rispettoso e mai divisivo. Carlo Lissi vuole ottenere la laurea per “arrivare alle radici”, le radici del male. Erano anni che attendeva questo momento e finalmente sta arrivando. Grazie al percorso e alla collaborazione con l’Università di Pavia, a breve conseguirà la laurea in Filosofia. Carlo ha accettato senza ricorso l’ergastolo inflitto dai giudici e ha sfruttato il tempo passato in carcere per studiare. Nel 2017, inoltre, Carlo Lissi ha partecipato a una rassegna di disegno all’interno dei penitenziari. Il suo “capolavoro” raffigurava un albero piegato dal vento e due persone che camminavano a fianco. Forse erano proprio i suoi figli, forse lui e la moglie.

Il triplice omicidio

La sera del 14 giugno 2014, Carlo Lissi uccise la moglie Maria Cristina, che all’epoca aveva 38 anni. Dopo di lei fu la volta dei figli: Giulia, di cinque anni, e Gabriele, di 20 mesi. Il piano d’azione fu davvero macabro: Carlo fece l’amore con la moglie sul divano di casa per poi ucciderla nello stesso luogo con un coltello da cucina. Quello sarebbe stato un alibi perfetto. In seguito uscì con gli amici per vedere la partita del Mondiale di calcio: giocano Italia-Inghilterra, vincemmo 2 a 1. Tornato a casa inscenò un urlo di dolore di fronte alla moglie dissanguata e fece in modo di farsi sentire dai vicini. ma i carabinieri notarono subito alcune incongruenze nella ricostruzione di Carlo. Finito il teatrino, però, Lissi confessò l’accaduto ai carabinieri.