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Carabiniere ucciso: per la prof di Novara un procedimento disciplinare

elena frontini prof

A nulla sono servite le pronte scuse della donna: sdegno e indignazione da parte di colleghi e collaboratori.

Potrebbe perdere la propria cattedra al liceo scientifico Pascal di Romentino Eliana Frontini, la docente che negli ultimi giorni è al centro di numerose polemiche per via del post pubblicato su Facebook sull’omicidio del carabiniere Cerciello. Un post per la quale rischia di essere licenziata, in particolare dopo l’ultimo comunicato del ministro dell’Istruzione Bussetti che ha annunciato l’avvio di un “procedimento disciplinare”.

L’avvio del procedimento disciplinare per la prof.

Rischia di concludersi prima del previsto la carriera come insegnante di Eliana Frontini: in ballo la sua cattedra in Storia dell’arte al Liceo Scientifico Pascal di Romentino, a Novara, dopo le polemiche che la vedono protagonista negli ultimi giorni per via del post apparso su un gruppo Facebook sulla morte del vicebrigadiere Mario Rega Cerciello. Un commento “a caldo” secondo la Frontini, che però non è sfuggito a numerosi utenti e diventato in poche ore virale: “Uno di meno e chiaramente con uno sguardo poco intelligente non ne sentiremo la mancanza”. Parole che hanno indignato tutti, ed arrivate anche al Ministero dell’Istruzione, che ha diffuso un comunicato annunciando l’avvio di un procedimento disciplinare. A rischio per lei, ora, non solo la sospensione, ma anche la perdita della cattedra: qualcuno invoca il licenziamento. Intervenuto anche Marco Bussetti, ministro dell’Istruzione: “Non è ammissibile che una professoressa si permetta di scrivere uno in meno per un servitore dello Stato rimasto ucciso.” Eliana, aveva fin da subito provato a placare la tempesta, con un ulteriore commento: “Ho commesso un errore – spiegava – Chi mi conosce spero sappia che non penso così”.

Sconcerto e indignazione unanimi

A nulla sono però servite le parole dell’insegnante, sdegno e sconcerto si sono diffusi unanimemente: “L’autrice del post in poche righe è riuscita a ferirmi profondamente tre volte: in qualità di questore che quotidianamente opera affianco dell’Arma dei Carabinieri, a cui mi lega un senso di profonda comunanza e rispetto. Secondariamente in qualità di donna, in quanto speravo che l’animo e la sensibilità femminile ci mettessero al riparo da certi scellerati pensieri e, da ultimo, in qualità di madre, perché ritengo che, quantomeno in questa precisa circostanza, la signora abbia fornito al figlio un pessimo esempio”. Queste le forti parole del questore di Novara, Rosanna Lavezzaro. Indignazione anche da parte dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte – dove Eliana risulta iscritta, che attraverso le parole del presidente Carlo Verna fa sapere: “Il suo è un commento indegno a maggior ragione per chi è iscritto a un albo professionale, con delle scuse che assomigliano a lacrime di coccodrillo. L’autrice dovrà rispondere al Consiglio di Disciplina del Piemonte cui sarà segnalata, salvo una verifica su eventuale omonimia.”