Aveva ucciso suo fratello Arno 4 mesi fa Pietro Sandrini: è stato arrestato questa mattina, martedì 30 luglio 2019, a Novate Mezzola, in provincia di Sondrio. L’uomo non ha affatto opposto resistenza al mandato d’arresto: l’accusa è di omicidio volontario. Suo fratello era morto dissanguato a causa di una ferita al polpaccio con un’arma molto tagliente -probabilmente un taglierino. Una punizione fatale solo perché non aveva pagato la bolletta della luce.
Como, fratello ucciso per colpa di una bolletta
I due fratelli vivevano nella stessa abitazione a Sorico, nei pressi di Como. La vittima, Arno Sandrini, viveva con la sua pensione d‘invalidità grazie alla quale pagava le spese di casa -tra cui le bollette per la fornitura dell’energia elettrica. Ed è proprio a causa di una di queste bollette che l’uomo ha perso la vita: per non averne pagata una, l’azienda elettrica ne aveva sospeso l’erogazione. Ciò aveva incrementato la rabbia di suo fratello Pietro che, disoccupato e con già precedenti penali alle spalle, aveva colpito più e più volte Arno causandogli una ferita al polpaccio con un taglierino.
L’uomo è morto dissanguato: prendeva dei farmaci anticoagulanti, era un soggetto diabetico e purtroppo si muoveva a fatica. Percepiva la pensione d’invalidità grazie alla quale i due pagavano le spese di casa. I due fratelli condividevano lo stesso appartamento. Pietro Sandrini è stato arrestato questa mattina mentre si trovava a casa di un suo amico. Non ha rilasciato dichiarazioni. E’ accusato di omicidio volontario e dopo tutto chi tace acconsente.