Antonella Ferrari Robertine Guira e la figlioletta, Rachida, sono state protagoniste di una tristissima vicenda che ha visto la morte di entrambe in sala parto. Sul caso sono state avviate le indagini, e nella giornata di ieri madre e figlia sono state seppellite al cimitero islamico di Bergamo, insieme. La tragedia risale allo scorso 17 settembre, giorno dal quale i corpi sono rimasti nella camera mortuaria del nosocomio. Residente a Torre Boldone, nel bergamasco, Robertine lascia il marito e altre due figlie, di 7 e 11 anni.
Madre e figlia morte in sala parto
La vicenda della morte di Robertine e della sua bambina Rachida, che non ha nemmeno fatto in tempo a nascere, ha ampiamente colpito l’opinione pubblica. Sul caso sono state avviate le indagini con l’obiettivo di chiarire le cause della morte: cosa può essere andato storto? Stando ai risultati dell’autopsia, Robertine sarebbe morta a causa di una forte emorragia, pochi minuti dopo aver dato alla luce la sua bambina. Al momento nella vicenda risultano indagate 21 persone di cui fanno parte membri dell’ospedale di Alzano e sanitari dell’ospedale di Bergamo, dove la donna è stata trasportata a seguito dell’aggravarsi del suo quadro clinico: il capo d’accusa è omicidio colposo. Intanto il ministero della Salute ha inviato ispettori per cercare di ricostruire quanto avvenuto in sala parto nel tentativo di rianimare la donna.
La vicenda
Il travaglio era iniziato regolarmente quando all’improvviso, come riporta la nota diramata dall’ospedale, è subentrata una situazione di “emergenza ostetrica”. Vista la situazione, i medici hanno eseguito un taglio cesareo in codice rosso, ma alla nascita la bambina non dava segni di vita. Nel frattempo anche le condizioni della madre si sono aggravate a causa di un arresto cardiocircolatorio.
